La Venere di Botticelli come influencer? «Idea giusta, poi tanta improvvisazione» E Camerino in tedesco diventa ‘guardaroba’
L'ANALISI della filosofa Lucrezia Ercoli che nel suo libro su Chiara Ferragni del 2020 aveva utilizzato la stessa immagine in copertina. Anche gli errori di traduzione dell'intelligenza artificiale nel mirino per la campagna di promozione turistica dell'Italia da 9 milioni che ha suscitato molte polemiche di Francesca Marsili «Rispetto alla polemica che vede nella Venere in veste di influencer una mercificazione dell’opera d’arte resto tiepida. (Cronache Maceratesi)
Ne parlano anche altri giornali
Più moderna per immagine, o almeno ambizione. Più giovane, per modalità di narrazione, con tanto di influencer virtuale, seppure storica: la Venere di Sandro Botticelli, ripensata in chiave pop. (ilmessaggero.it)
L’attore posta su Instagram una foto che lo ritrae mentre mangia la pizza in piazza San Marco, a Venezia: «Ve la facevo io la pubblicità... (Corriere della Sera)
Da giorni, la Rete e i social sono occupati da critiche e da polemiche generate da «Open to meraviglia» (uno slogan infelice nel suo accostare una parola italiana e una inglese, degno del «Very Bello» di qualche anno fa). (Corriere della Sera)
È nata da nemmeno una settimana e ogni giorno inciampa in uno svarione. Scelta dal Ministero del Turismo (quello retto da Daniela Santanché) per promuovere il nostro Paese, ideata dal Gruppo Armando Testa, la campagna «Italia: Open to meraviglia» è costata 9 milioni di euro, peccato che nessuno si è ricordato di registrare il dominio del sito. (Il Manifesto)
“Questa foto di me a 15 anni mentre cerco di assomigliare a Christina Aguilera, mi fa morire dal ridere”, commenta l’influencer sotto la didascalia del post scattato durante una vacanza ai Caraibi. La nostalgia per gli Anni 2000 è un trend ricorrente negli ultimi anni e, scherzosamente, la stessa Chiara Ferragni ne vuole postare un ricordo. (DireDonna)
Un riassunto veloce per chi si fosse distratto: non ne è stato registrato il dominio, una parte del video è in realtà girato in una cantina in Slovenia (il proprietario ringrazia per tutta la pubblicità gratis), la traduzione in tedesco era a dir poco approssimata (erano stati tradotti i nomi di alcune città italiane). (Corriere)