Meloni: «In Ue mi rispettano perché non ho doppia faccia»

«Quando non sono d'accordo, non dico di essere d'accordo ai miei colleghi, e di non essere d'accordo alla stampa italiana. Ho detto in Parlamento che non erano d'accordo, ho detto al Consiglio che non ero d'accordo. E le persone mi rispettano in Italia, soprattutto, ma anche all'estero per questo, perché non ho una doppia faccia»: lo ha affermato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles (Corriere TV)

La notizia riportata su altre testate

Due «no» e una astensione. Alla fine, Giorgia Meloni tira dritto e boccia, di fatto, quello che ha più volte definito un «pacchetto pre-confezionato» di nomine. Lo fa modulando il voto caso per caso: si astiene sulla riconferma della tedesca Ursula von der Leyen alla Commissione, mentre boccia il portoghese Antonio Costa al Consiglio e la estone Kaja Kallas come Alto rappresentante per la politica estera. (il Giornale)

Secondo l'Osservatorio dell'Istituto, gli aumenti «sono dettati dalle dinamiche di mercato di alcune grandi aziende che stanno attraversando un momento di profonda riorganizzazione e di riposizionamento nel mercato». (Italia Oggi)

Una posizione che comunque non blocca il via libera a tutto il 'pacchetto' proposto dalla maggioranza Ppe-S&D-Renew che passa a maggioranza: l'ex premier socialista portoghese Costa sarà quindi presidente del Consiglio europeo, mentre dopo il via libera del Parlamento von der Leyen farà il bis alla guida della Commissione e Kallas assumerà il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera. (Tiscali Notizie)

Corteggiamento e astensione. Meloni vuole distinguersi su Ursula

"Ci sarà una discussione, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ascolterà i Ventisette e deciderà se sarà necessaria una votazione, non bisogna dare per scontato che ci sarà una votazione. (Liberoquotidiano.it)

I leader dell'Unione europea si ritrovano a cena per discutere e decidere i ruoli di vertice della prossima legislatura europea. I Popolari, i Socialisti e i Liberali portano sul tavolo un pacchetto di nomi, con in testa la conferma di Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione. (Fanpage.it)

I negoziati condotti finora sul bis per Ursula von der Leyen alla Commissione, l’estone Kaja Kallas come Alto rappresentante per la politica estera, il socialista portoghese Antonio Costa alla presidenza del Consiglio europeo, servono "solo a facilitare il processo”, ma "la decisione spetta a Meloni e agli altri leader durante la riunione del Consiglio europeo. (L'HuffPost)