Tita-Banti, è ancora oro in Nacra 17: dopo Tokyo, altro successo italiano nella vela

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È ancora oro per l’Italia in Nacra 17. Dopo quello conquistato nel 2021 a Tokyo 2020, Ruggero Tita, 32 anni di Rovereto in Trentino, Fiamme Gialle, e Caterina Banti, 37 anni, romana, Circolo Canottieri Aniene fanno il bis. É la prima volta nella storia della vela olimpica italiana che in una stessa classe si vincono due medaglie d’oro. Così come è la prima volta che dalla vela arrivano due ori nella stessa Olimpiade – il primo è quello di Marta Maggetti in IQFoil - facendo avanzare l’Italia nel medagliere della vela in cui prima di Parigi 2024 era al 13°posto. (corriereadriatico.it)

Su altre fonti

Equilibrio nel primo quarto, con Palmieri che porta in vantaggio le azzurre e McDowell che pareggia a 24″dal termine, siglando l’1-1. (OA Sport)

Ruggero Tita e Caterina Banti non tradiscono e, come tre anni fa a Tokyo, conquistano l' oro olimpico nella classe Nacra 17 . (Tuttosport)

Scrivendo un altro record nel libro mastro della vela italiana: sono i primi velisti azzurri ad aggiudicarsi due ori olimpici. Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti bis d'oro: campioni olimpici a Tokyo 2020 e ora alle Olimpiadi di Parigi 2024 dopo la cavalcata vincente nelle acque scarse di vento di Marsiglia. (Adnkronos)

Notizie dal mondo Campioni olimpici a Tokyo 2020 e ora a Parigi 2024 dopo la cavalcata vincente nelle acque scarse di vento di Marsiglia, la coppia Ruggero Tita al timone e Caterina Marianna Banti a prua domina da anni la classe Nacra 17 foil, il catamarano volante pensato per l'equipaggio misto. (LaVoce)

Già oro tre anni fa a Tokyo, i due salgono di nuovo sul gradino più alto del podio nella classe Nacra 17. Il velista trentino 32enne Ruggero Tita, atleta delle Fiamme Gialle di Gaeta, in coppia con la romana Caterina Banti anche per i Giochi di Parigi 2024, ha conquistato la medaglia d’oro olimpica nel Nacra 17. (ilmessaggero.it)

Scrivendo un altro record nel libro mastro della vela italiana: sono i primi velisti azzurri ad aggiudicarsi due ori olimpici. (il Fatto Nisseno)