Neonato seviziato dal padre a Padova in ospedale, la paura è che le lesioni siano permanenti: come sta
Sta meglio, il neonato seviziato dal padre del nosocomio di Padova, ma si teme che le lesioni possano diventare permanenti. È l’ultimo bollettino sul caso, una storia agghiacciante sulla quale gli inquirenti stanno ancora cercando di fare luce. La perizia del medico legale potrà accertare il quadro clinico del piccolo, che resta ricoverato. Il rischio delle lesioni permanenti Il bambino seviziato all'ospedale Il piano del padre Il rischio delle lesioni permanenti Sulle condizioni del neonato seviziato all’ospedale di Padova dal padre arrivano le prime speranze, ma anche grandi timori. (Virgilio Notizie)
La notizia riportata su altri giornali
La microcamera piazzata dalla polizia nella stanza del bimbo inquadra la madre che entra nella sua stanza e gli parla con dolcezza. Poi lei se ne va ed entra il padre. E qui cambia tutto. Perché l’uomo prima si guarda intorno per accertarsi di non essere visto. (Open)
La pista investigativa È questa, secondo quanto confermato, la pista investigativa che sta prendendo corpo nell'ambito delle indagini sul caso scoperto dai medici dell'ospedale di Padova. Sarebbe il motivo economico ad avere spinto il 22enne di Padova a maltrattare e seviziare il figlio di 5 mesi, che dallo scorso agosto passava da un ricovero all'altro. (il Resto del Carlino)
Anche di questo aspetto dovrà occuparsi il medico legale che valuterà le condizioni del bimbo. Stanno migliorando le condizioni del bimbo di cinque mesi vittima delle sevizie del padre, tuttavia il piccolo potrebbe riportare danni permanenti. (Corriere della Sera)
Interrogatorio Il 22enne non ha ancora spiegato il motivo che lo ha spinto a fare del male al proprio figlio. (la Repubblica)
BOLOGNA – Migliorano le condizioni del bimbo di cinque mesi, ricoverato all’ospedale di Padova, che ha riportato gravi ferite alla bocca e alla gola per mano di suo padre, un 22enne di origini sinti, arrestato la settimana scorsa in flagranza proprio mentre – le telecamere lo hanno ripreso – per l’ennesima volta infilava le mani nella bocca del neonato e lo feriva. (Dire)
Il piccolo respira autonomamente senza più necessità della maschera d’ossigeno che lo ha sostenuto nella fase più critica. "Alcuni miglioramenti ci sono stati, e speriamo di riuscire a portarlo nelle migliori condizioni di salute possibili. (il Dolomiti)