Il capo della Cia al Cairo per la tregua e l'apertura di Rafah

Il capo della Cia al Cairo per la tregua e l'apertura di Rafah
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il Giornale ESTERI

Il capo della Cia, William Burns, torna al Cairo per l'ennesima volta per incontrare una delegazione egiziana e dare inizio a un nuovo round di negoziati nella speranza di raggiungere un accordo di tregua nella Striscia di Gaza dopo l'apertura di Hamas, che si è detto disponibile a un'intesa anche senza la condizione della fine del conflitto. Ma l'impresa è ardua, la tensione tra le parti resta ancora alta, con Hamas che è tornato ad accusare ieri il premier israeliano Benjamin Netanyahu di porre «ulteriori ostacoli ai negoziati». (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Benjamin Netanyahu sta ponendo ostacoli ai negoziati per il cessate il fuoco nel mezzo dei colloqui in corso volti a raggiungere un accordo per porre fine alla guerra a Gaza. Dopo che Hamas ha deciso di rinunciare ad alcune richieste, come il cessate il fuoco permanente all’inizio della prima fase della tregua, ricevendo in cambio l’assicurazione che il paese ebraico intavoli trattative permanenti sulla fine della guerra, il premier israeliano, anche pressato dagli esponenti più estremisti del suo governo, alla vigilia della partenza della sua delegazione per l’Egitto ha avanzato quattro condizioni. (La Stampa)

Città del Vaticano La delegazione dei mediatori, composta da rappresentanti di Egitto, Qatar, Stati Uniti e Israele, è a lavoro da ieri per tentare di raggiungere un accordo di tregua dai combattimenti nella Striscia di Gaza (Vatican News - Italiano)

Perché si ricomincia a parlare di trattative con Hamas

Dopo nove mesi di guerra, Israele ha ormai il controllo di tutta la Striscia di Gaza. Questo non vuol dire che occupi tutta Gaza continuamente: le truppe israeliane sono presenti sul 20% circa del territorio, ma sono in grado senza problemi di entrare dove si riscontra un’attività terroristica. (Shalom.it)