Energia: il ritorno dello shock Trump

Con 279 voti elettorali, il 6 novembre 2024 Donald Trump è stato eletto 47° presidente degli Stati Uniti, il primo a ricoprire due mandati non consecutivi nella storia moderna della repubblica. Nei giorni che hanno preceduto l’election day, le attenzioni si sono focalizzate sulla disamina dei programmi dei due candidati, da cui sono emerse proposte e posizioni molto distanti su una molteplicità di temi chiave quali economia, sicurezza, immigrazione, clima ed energia. (ISPI)

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Ma senza ombra di dubbio, l’altro aspetto da non sottovalutare, è il fronte economico e delle scelte sulla transizione ecologica. TERMOLI. Da qui al 20 gennaio 2025 ci sarà la transizione tra le presidenze Biden e Trump. (Termoli Online)

Durante la campagna elettorale, il problema del riscaldamento globale è stato sostanzialmente assente dal dibattito tra il miliardario americano e la candidata democratica Kamala Harris. (LifeGate)

La Conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Cop29, comincerà la settimana prossima a Baku, in Azerbaigian. Se il nuovo Presidente (che si insedierà a fine gennaio) confermerà i propositi della sua campagna elettorale, gli Stati Uniti sarebbero esonerati dalla definizione di nuovi obiettivi per il 2035 prevista per l’inizio del prossimo anno e non parteciperanno ai finanziamenti per aiutare le nazioni in via di sviluppo. (Tiscali Notizie)

Gli esperti: non si può tornare indietro. Dopo il voto, la paura corre sul clima

“Drill, drill, drill”. (la Repubblica)

Non si possono nemmeno contare le dichiarazioni di Donald Trump contro la transizione energetica e le rinnovabili in particolare. (Vaielettrico.it)

Il parere di Toubiana, alla vigilia della Conferenza Onu sul clima, la Cop29 a Baku, è stato raccolto, insieme a quello di altri esperti e politici, da Unclimatesummit. (il manifesto)