"Ci inc***amo tutta l'Italia": la frase choc dello spione, ecco chi controllava

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«Un gigantesco mercato delle informazioni riservate». È Giovanni Melillo a definire così quanto emerso dall’attività di indagine, partita nel 2022, sui dossieraggi realizzati da un gruppo composto da tecnici informatici e appartenenti alle forze dell’ordine su commissione e dietro compenso economico. Per il Procuratore nazionale antimafia, che ieri mattina ha tenuto una conferenza stampa insieme al Procuratore capo di Milano Marcello Viola, l’inchiesta ha portato alla luce un «quadro allarmante», che configura un «sistema di attentati alla sicurezza cibernetica nazionale». (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Mille In una conversazione tra indagati, nell'inchiesta di Milano sugli accessi abusive alle banche dati che ha portato ieri a sei misure cautelari, si lasciava intendere di aver "intercettato" o "clonato" un account mail del Quirinale. (Secolo d'Italia)

Informazioni «pubbliche ma non pubblicamente disponibili». Che alla «Equalize srl» potevano avere perché «autorizzati dal Governo con regolare licenza...»: «Noi per fare sto lavoro, abbiamo l’autorizzazione del Ministero dell’Interno, certo», rassicurava i potenziali clienti il «dominus» e ad, l’ex superpoliziotto Carmine Gallo. (Corriere Milano)

"Carmine è a rischio perquisizione, quindi noi non dobbiamo lasciare qua nessun materiale estraneo." E' una delle intercettazioni nella richiesta di arresti della Dda di Milano nell'indagine che ha smantellato una rete di spioni che, guidati dall'ex super poliziotto Carmine Gallo, e con il benestare di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera, avrebbe confezionato su commissione dossier illeciti setacciando le banche dati strategiche nazionali. (Tiscali Notizie)

Dagli atti dell'indagine della Dda milanese spunta una intercettazione del maggio 2023 in cui Pazzali, negli uffici della sua società di investigazioni, chiede ai suoi di fargli un report sulla seconda carica dello stato: "Ignazio La Russa!", "diciotto luglio. (Tiscali Notizie)

"Ottocentomila Sdi, c'ho di là", diceva intercettato parlando lo scorso gennaio con l'ex poliziotto Carmine Gallo, anche lui arrestato. Nunzio Samuele Calamucci avrebbe avuto "a disposizione" un "hard disk contenente ottocentomila Sdi", ossia informazioni acquisite dalla banca dati delle forze dell'ordine. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il supermercato degli spioni: “Dossier contro Letizia Moratti, trojan nei cellulari dei dipendenti di Erg, Barilla e dei giornalisti” "Un gigantesco mercato delle informazioni": tutti i dettagli dell'inchiesta che fa tremare l'imprenditoria e la finanza italiana (Dire)