L'intervista alla "voce" di Hezbollah: "In Libano come a Gaza, per Israele guerra lunga e dolorosa"

La situazione nel Sud del Libano è complessa e in costante evoluzione. Israele prosegue nelle incursioni di terra, i militari dell’Unifil si sono trovati più volte sotto il fuoco delle Idf e gli Hezbollah, nonostante la decapitazione dei loro vertici, continuano a combattere. Nel fitto della nebbia di guerra, non sempre è possibile raccogliere testimonianze da tutte le parti coinvolte. Salman Hareb è la voce del braccio armato del Partito di Dio per il Sud del Libano, il responsabile dei rapporti con i media per l’area del Paese dei cedri al centro delle operazioni militari. (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

«L'escalation a cui stiamo assistendo non è iniziata il 7 ottobre 2023, ma ben prima. Che piega prenderà il conflitto? (il Giornale)

La missione di peacekeeping Unifil, cui partecipano anche un migliaio di soldati italiani, compresi i Dimonios della Brigata Sassari, deve smettere di «fare da scudo» a Hezbollah e «ritirarsi». (L'Unione Sarda.it)

La nota congiunta dei 27 bloccata per giorni da Ungheria e Repubblica Ceca. La mediazione di Meloni per tenere insieme difesa dell'Onu e linea dura su Hezbollah (Open)

Dichiarazione dei Ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito sugli attacchi contro le basi di UNIFIL – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

I peacekeeper delle Nazioni Unite manterranno tutte le posizioni in Libano nonostante le richieste israeliane di spostarsi visto l'intensificarsi dei combattimenti tra Israele e Hezbollah e cinque caschi blu feriti. (Adnkronos)

Di Stefano Parisi Unifil ha fallito: non ha impedito il riarmo di Hezbollah Anziché accusare Israele, il governo italiano dovrebbe porre con forza, in Europa e all’Onu, la questione del fallimento di Unifil, il suo ruolo, il suo mandato e la sua collocazione (israele.net)

Traduzione di cortesia. Per la versione originale in lingua inglese clicca qui. Noi, i Ministri degli Affari Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione in seguito ai recenti attacchi delle IDF alle basi UNIFIL, in cui sono rimasti feriti diversi peacekeeper. (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale)