Tragico incidente a Fonni, i corpi dei quattro ragazzi recuperati dopo ore. Lutto cittadino in paese
L’incidente sarebbe avvenuto tra le 17:30 e le 18. L’allarme dato dopo le 20 e poi i corpi trovati durante la notte, intorno alla mezzanotte: quindi diverse ore dopo la morte. I quattro giovanissimi sono deceduti ieri a causa dell’incidente sulla provinciale 69 alle porte di Fonni. Si tratta di Michele Coinu, di 21 anni, Lorenzo Figus, di 17, Marco Innocenti, di 18, e Michele Soddu di 22. Tutti lavoravano nel caseificio Fattorie Gennargentu, di proprietà della famiglia della sindaca del paese, Daniela Falconi. (SardiniaPost)
La notizia riportata su altri giornali
Circa 2000 persone si sono date ritrovo davanti alla parrocchia di San Giovanni Battista, per poi attraversare le vie del piccolo centro della Barbagia e raggiungere le abitazioni delle famiglie dei ragazzi. (L'Unione Sarda.it)
“Siete giovani e avete il sacrosanto dovere di divertirvi ma pensate anche a come vivono le vostre famiglie quando non siete a casa. (vistanet)
Le quattro bare con fiori bianche sono entrate nella basilica di Nostra Signora dei Martiri portate a spalla dagli amici di sempre, tra due ali di folla stretta nel dolore, il silenzio rotto solo dal rintocco a lutto delle campane. (Tiscali Notizie)
Inviato a Fonni Migliaia di piccole torce accese hanno illuminato le stradine di Fonni nella fiaccolata silenziosa promossa dalla parrocchia di San Giovanni Battista. Migliaia di giovani hanno affollato le tre navate della parrocchiale, soprattutto amici, compagni di scuola e di sport. (La Nuova Sardegna)
Fonni La comunità di Fonni sconvolta dal dolore si prepara a dare l'ultimo saluto ai suoi giovani figli morti in un incidente stradale sulla provinciale 69. Nel pomeriggio di oggi, primo novembre, alle 15,30, il funerale alla presenza del vescovo di Nuoro e Lanusei, monsignor Antonello Mura nella basilica di Nostra Signora dei martiri. (La Nuova Sardegna)
Circa 2000 persone si sono date ritrovo davanti alla parrocchia di San Giovanni Battista, per poi attraversare le vie del piccolo centro della Barbagia e raggiungere le abitazioni delle famiglie dei ragazzi. (L'Unione Sarda.it)