«Il treno dei bambini», una favola popolare che va dritta al cuore

Una introduzione alla vita che è insieme un capitolo della storia nazionale. «Il treno dei bambini» che Cristina Comencini ha presentato fuori concorso alla Festa di Roma (ispirandosi al romanzo di Viola Ardone, pubblicato da Einaudi) prende spunto dall’iniziativa umanitaria dell’Udi e del Pci che fece ospitare i bambini delle città bombardate presso chi poteva offrir loro affetto e assistenza. E il film segue il viaggio di Amerigo (Christian Cervone) che a 8 anni lascia la Napoli dei bassi e della mamma Antonietta (Serena Rossi) per raggiungere con un «treno della felicità» (come erano stati chiamati) la casa della sindacalista Derna (Barbara Ronchi) nella pianura modenese. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Canta 'Uocchie C'arraggiunate' alla premiere de 'Il treno dei bambini' (LAPRESSE)

Il treno dei bambini e le madri che hanno fatto l'Italia Ci sono film e serie che sembrano arrivare nel posto giusto al momento giusto. Non si sa come questo possa accadere: c’entra il caso, ovviamente, accompagnato anche da una certa lungimiranza da parte dei produttori e dei distributori. (Today.it)

Il cast de Il treno dei bambini sul red carpet della Festa del Cinema di Roma 2024 La stessa scrittrice, insieme alla regista Cristina Comencini, agli sceneggiatori Furio Andreotti, Giulia Calenda, Camille Dugay e agli interpreti Barbara Ronchi, Serena Rossi, Stefano Accorsi e il debuttante Christian Cervone, insieme all'autore delle musiche Nicola Piovani, hanno raccontato il dietro le quinte della realizzazione del progetto. (Movieplayer)

Il treno dei bambini, il trailer ufficiale del film HD. Un film con Barbara Ronchi, Serena Rossi, christian cervone, Francesco Di Leva, Antonia Truppo. (MYmovies.it)

Serena Rossi ha incantato il pubblico della 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma con un’esibizione a sorpresa alla premiere de 'Il treno dei bambini', il nuovo film di Cristina Comencini dal 4 dicembre su Netflix. (Il Sole 24 ORE)

Amerigo Speranza ha un destino nel nome: si chiama come il luogo lontano in cui suo padre (forse) è emigrato per cercare fortuna, e il cognome evoca i sentimento che convincerà sua madre a spedirlo dai Quartieri Spagnoli di Napoli ad un Nord non meglio identificato, dove forse i Comunisti mangiano i bambini, ma forse invece li salvano dalla miseria. (MYmovies.it)