Addio a Rebecca Horn, l’artista dei “Piccoli Spiriti Blu” di Torino

TORINO – Il mondo dell’arte saluta Rebecca Horn, scultrice, regista e artista performativa di fama internazionale. L’artista tedesca, scomparsa il 6 settembre, aveva un legame speciale con Torino, dove realizzò una delle opere più affascinanti delle Luci d’Artista: i “Piccoli Spiriti Blu“, che da 24 anni brillano sul Monte dei Cappuccini. I “Piccoli Spiriti Blu” Mentre Torino si prepara a svelare le Luci d’Artista per le festività natalizie del 2024, i “Piccoli Spiriti Blu” torneranno a illuminare la città, come accade ormai da 25 anni. (Quotidiano Piemontese)

Ne parlano anche altri giornali

«Il mondo dell'arte piange Rebecca #Horn, autrice di una delle opere più amate e fotografate delle Luci d'Artista. Così su X il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a proposito della morte di Rebecca Horn, l'artista tedesca di 80 anni, scomparsa lo scorso 6 settembre. (Corriere della Sera)

Una lunga carriera, fatta di sperimentazioni artistiche che hanno coinvolto anche altri linguaggi delle arti visive, ovvero quello cinematografico e plastico. La sua arte giunse anche a Napoli, in particolare in piazza Plebiscito, dove è rimasta famosa la sua installazione con le sue “capuzzelle” monumentali. (ilmattino.it)

Paolo Verri Un protagonista del progetto Luci d’Artista la ricorda nel giorno della scomparsa: ha segnato il nuovo secolo della città (La Stampa)

Morta Rebecca Horn, chi era l'artista che portò a Napoli le “capuzzelle” di piazza Plebiscito

Nata a Michelstadt, in Germania, nel 1944, l’artista tedesca Rebecca Horn aveva un rapporto molto speciale con l’Italia e in particolare con la città di Napoli, dove c’è la sua galleria italiana, Studio Trisorio, il museo Madre, che conserva nella collezione permanente la sua installazione “Spirits“, e soprattutto dove realizzò una delle sue più amate opere d’arte pubblica, nel 2002, quando riempì Piazza Plebiscito di 333 “capuzzelle” (dei teschi in ghisa che riproducevano uno dei teschi del Cimitero delle Fontanelle di Napoli), ognuna dotata di una piccola aureola costituita da un cerchio di neon bianco: l’opera si chiamava “Spiriti di madreperla“ ed era una celebrazione del culto dei morti. (Rivista Studio)

Il suo gallerista americano Sean Kelly è tra i primi ad annunciare, tramite un suo profilo social, la tragica notizia scrivendo della perdita di «una delle artiste più importanti della sua generazione: alla fine degli anni Sessanta Rebecca Horn ha iniziato a creare un’opera costituita da un flusso crescente di performance, film, sculture, installazioni spaziali, disegni e fotografie. (Il giornale dell'Arte)

Una lunga carriera, fatta di sperimentazioni artistiche che hanno coinvolto anche altri linguaggi delle arti visive, ovvero quello cinematografico e plastico. La sua arte giunse anche a Napoli, in particolare in piazza Plebiscito, dove è rimasta famosa la sua installazione con le sue “capuzzelle” monumentali. (ilmattino.it)