Trump 2.0 e il suo governo degli impresentabili: la provocazione calcolata che divide il Congresso e tira in ballo il deep state
Donald Trump non è mai stato il tipo da passare inosservato. Ma con la lista delle nomine per la sua seconda amministrazione, il presidente sembra aver deciso di trasformare la politica americana in un esperimento sociologico senza precedenti. È difficile guardare alla sua squadra di candidati senza chiedersi se ci troviamo davanti a un atto deliberato di sabotaggio del sistema, una provocazione calcolata per scatenare polemiche e consolidare la sua narrativa di “vittima del deep state”. (LaC news24)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Venerdì la commissione etica della Camera avrebbe dovuto votare per decidere se rendere pubblici i risultati dell’indagine sull’ex deputato della Florida Gaetz, accusato fra le altre cose di aver fatto sesso con una minorenne, ma ha annullato l’incontro senza fornire spiegazioni. (Corriere della Sera)
Ma il Trump 2.0 ha un altro approccio, che punta sulla velocità e la scelta di un gruppo agguerrito formato solo da fedelissimi. Nel 2016, quando venne eletto per la prima volta alla Casa Bianca, Donald Trump era un imprenditore con poca esperienza politica. (ilmessaggero.it)
Il tycoon ha sottolineato che «poche questioni in America sono più importanti del porre fine alla trasformazione in arma politica del nostro sistema della giustizia», e per farlo vuole essere sicuro di contare su figure che pongono la lealtà al primo posto. (il Giornale)
Tuttavia, il fatto che la scelta per un ruolo così delicato sotto il profilo diplomatico sia ricaduta sul senatore della Florida lascia presagire l’intenzione, da parte del presidente eletto, di perseverare in una linea dura nelle relazioni con Pechino, tramite una strategia che, se si guarda alla storia politica del designato capo degli Esteri, potrebbe non limitarsi al protezionismo e condurre al conseguente inasprimento della guerra commerciale in atto tra le potenze occidentali e il colosso asiatico. (L'Opinione)
Donald Trump, presidente eletto, ha annunciato la nomina di Todd Blanche come nuovo vice procuratore generale degli Stati Uniti. Blanche, noto per aver difeso Trump nel processo penale svoltosi a New York quest’anno, rappresenta una figura chiave per il futuro del Dipartimento di Giustizia. (Il Dubbio)
Alla squadra di governo che il nuovo presidente sta assemblando si potrebbe affibbiare la definizione che il miliardario della Silicon Valey pro-Trump Peter Thiel, padrino dell’ascesa politica del vice presidente eletto J. (Tempi.it)