Donald Trump: chi sono gli uomini in economia dopo Musk

Entra nel vivo il toto ministri per la prossima amministrazione Trump. Di nomi ne erano già circolati durante la campagna elettorale, ma ora la rosa dei candidati inizia a stringersi. Dopo aver annunciato la nomina di Elon Musk, in collaborazione con Vivek Ramaswamy, alla guida del nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge), i fari di Wall Street sono ora puntati sui possibili consiglieri in economia, e soprattutto sul posto di Segretario del Tesoro, una posizione chiave del Gabinetto, alla luce della sua vasta influenza sugli affari economici, normativi e internazionali. (Wall Street Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Donald Trump ha già scelto la "squadra dei sogni" per il suo secondo ingresso alla Casa Bianca. Il nuovo team di governo dovrà agire contro il deep state e i migranti irregolari ma anche contro tutti i dipendenti federali considerati un ostacolo all'agenda politica repubblicana. (Secolo d'Italia)

La recente nomina di Mike Waltz come consigliere per la sicurezza nazionale è l’esempio perfetto: Waltz è un deputato repubblicano noto per le sue posizioni anti-Cina e per il suo sostegno incondizionato a Trump. (LA NOTIZIA)

Mano libera, ancora più libera, a Benjamin Netanyahu nel conflitto a Gaza. Cosa vuol dire la ormai quasi sicura nomina di Marco Rubio a segretario di stato, nella nuova amministrazione di Donald Trump, è una cosa, tra le tante. (Radio Popolare)

Pugno di ferro e affari, Trump si prende l’America

– Il volto più noto della nuova amministrazione Trump è quello dell’amico e sostenitore Elon Musk, patron di Tesla e X, fervente alleato nella campagna per le presidenziali, con qualche incursione infelice pure sulla politica del vecchio continente (“Questi giudici devono andarsene”, ha scritto Musk su X riferendosi ai magistrati italiani che non hanno convalidato il trattenimento in Albania di 7 migranti). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A una settimana dalle elezioni sono già otto le nomine governative comunicate da Mar A Lago. Non si può dire che Donald Trump non sia partito in quarta. (il manifesto)

A guardare i volti, i nomi e i trascorsi di chi sta selezionando per i ruoli più alti del governo, sembra che l’ex presidente non si accontenti di tornare sulla poltrona della Casa Bianca: vuole ridefinire il potere americano come una fortezza impietosa, governata da un élite di falchi e attivisti dalle vedute suprematiste se non addirittura xenofobe. (LA NOTIZIA)