Il buio che solo la letteratura sa raccontare

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ilmattino.it INTERNO

«Non so spiegare perché, l’ho vista e l’ho uccisa, sono state le parole quasi identiche di Moussa Sangare, reo confesso dell’assassinio della ragazza uscita di casa per una passeggiata. Avrebbe potuto pronunciarle un personaggio di Albert Camus o di André Gide, che sulla crudeltà dell’atto gratuito hanno scritto opere decisive, oggi più che mai illuminanti. I due atroci delitti senza movente, la strage familiare di Paderno Dugnano e l’assassinio di Sharon Verzeni, si allineano a tracciare insieme una linea d’incomprensibile, gratuita ferocia in questa fine d’estate calda da impazzire. (ilmattino.it)

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Si tratta di due recenti fatti di cronaca, alle cui radici l’intreccio inestricabile di violenza e odio sembra del tutto privo di spiegazioni o ragioni più o meno comprensibili e comunicabili. Sennonché, questo nulla da cui nasce il male, cioè l’assenza di motivazioni che magari potrebbero indurre a combatterlo, ha diversi volti. (ilmattino.it)

Certo, potrebbe, al di là di quanto sostengono gli esperti che, senza aver fatto neppure un’ora seduti davanti al colpevole, si scagliano contro i social, ormai responsabili di tutto, contro le stesse famiglie che, udite udite, non parlerebbero più con i loro figli, non chiederebbero più ai propri figli: sei felice? Salvo scoprire che nel nostro paese decine di milioni di persone, nel corso della loro infanzia, hanno parlato sì e no quattro o cinque volte con i propri genitori senza mai ricevere quella fatidica domanda. (L'HuffPost)

“Un abisso che invoca l’abisso” dice una pagina della Bibbia, che indica la natura umana e il rischio della vita. L’essere umano è un abisso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cioè a dire la totale latitanza dell’umanità fatta di logica, di pensiero razionale. Due macelli, entrambi in Lombardia, uno su una barista, l’altro su una famiglia, identica la spiegazione: “Non so perché l’ho fatto”. (Nicola Porro)

Quali considerazioni si possono fare sul triplice omicidio? "Quando l’ho saputo sono rimasto attonito, sbigottito. Milano – Il ricordo di Ciro Cascone, ex procuratore per i minorenni di Milano, magistrato con alle spalle vent’anni di esperienza nella giustizia minorile, torna a un caso seguito in passato, quando un ragazzo tentò di uccidere i genitori, per fortuna senza riuscirci. (IL GIORNO)

I recenti crimini che hanno colpito Sharon Verzeni e la famiglia di Paderno Dugnano non sono solo tragici per la perdita di vite umane, ma anche per quel che rivelano della nostra società. Ciò che rende questi episodi particolarmente inquietanti è la loro apparente assenza di movente e il contesto di normalità in cui si sono verificati. (Vanity Fair Italia)