Campari, guai col fisco da 1,2 miliardi

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il Giornale ECONOMIA

Ascolta ora 00:00 00:00 Un miracolo del Made in Italy, un marchio globale in grado di non perdere i contatti con la terra che lo ha inventato: così, appena due mesi fa, la Campari aveva presentato con orgoglio il suo nuovo impianto di Novi Ligure, in grado di sfornare diciottomila bottiglie l'ora di Bitter e di Aperol. Ma ora dovrà fare i conti con la Procura di Milano, secondo cui dietro quel miracolo italiano girerebbe una macchina che ha portato all'estero profitti astronomici sottraendoli al fisco italiano. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

pesare sul titolo sono le notizie della vigilia su una presunta Campari scivola a Piazza Affari (Tuttosport)

Una presunta maxi evasione da oltre un miliardo di euro di tasse a una delle società del gruppo Campari. È l'accusa avanzata dalla procura di Milano nei confronti della finanziaria Lagfin Italian Branch, la filiale italiana della holding lussemburghese attraverso la quale la famiglia Garavoglia controlla il colosso mondiale del settore degli alimentari e delle bevande alcoliche e analcoliche. (QuiFinanza)

Dopo le indagini della Guardia di Finanza di Milano, contestata al colosso statunitense una presunta evasione fiscale di 900 milioni di euro. E torna sotto la lente anche Google. (TGR Lombardia)

La famiglia Garavoglia contesta a sua volta la decisione dell’Agenzia delle entrate. L’operazione societaria alla base della contestazione fiscale è avvenuta nel 2018, quando la cassaforte lussemburghese Lagfin si è fusa e ha incorporato la società italiana Alicros. (FIRSTonline)

Una linea concordata con il legale Nerio Diodà per fronteggiare la tempesta mediatica e il calo del titolo in Borsa (-3,6%). La strategia difensiva di Campari, del colosso del Bitter e dell'Aperol è chiara: «Né Davide Campari-Milano NV né alcuna delle sue società controllate sono oggetto di indagine da parte dell'autorità». (Italia a Tavola)

Fisco, che cosa celano le furbate di Campari e Google Il primo caso, che vede coinvolta la Lagfin, una società lussemburghese holding del gruppo Campari posseduta dalla famiglia Garavoglia, è ben lontano dall’emissione dell’atto di accertamento e si discute di 1,2 miliardi di imposta evasa. (Start Magazine)