Intelligenza Artificiale, Julianne Moore e Kevin Bacon contro l'uso senza licenza di opere d'arte, testi e musiche
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C'è un nuovo capitolo nella saga dello scontro tra le società di Intelligenza artificiale e il mondo della cultura. Sono già 13mila e 500 i firmatari della «Dichiarazione sull'addestramento dell'AI», che considera violazione del copyright l'uso senza autorizzazione di testi, opere d'arte e musiche da parte di società come Open AI, Meta, Stability AI. A scendere in campo questa volta sono nomi di peso del mondo del cinema, della musica, della letteratura come Julianne Moore, Kevin Bacon, Thom Yorke, Bjorn Ulvaeus, Kazuo Ishiguro, Kate Mosse (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
È questa la tesi che ha mosso migliaia di artisti e aziende del mondo della musica, del cinema e della cultura a firmare il 22 ottobre un appello riguardante formazione della tecnologia del momento. (WIRED Italia)
È il senso della dichiarazione-appello firmata da oltre 10.500 persone, in gran parte musicisti, scrittori, attori, artisti, fotografi e altro ancora, attori e compositori vincitori di Oscar e musicisti multiplatino. (Il Fatto Quotidiano)
In questi ultimi tempi non si fa altro che parlare (e scrivere) di Chat GPT, il chatbot sviluppato dalla società di ricerca sull'intelligenza artificiale OpenAI che rischia di cambiare per sempre il nostro rapporto con la tecnologia. (Sky Tg24 )
Una lunghissima lista di nomi eccellenti del mondo del cinema, della musica, della letteratura, ha firmato una lettera in cui avvertono le società di intelligenza artificiale che l’uso senza licenza del loro lavoro è una “grave e ingiusta minaccia” per il sostentamento degli artisti. (la Repubblica)
La notizia che la Penguin abbia annunciato l’inserimento, nella pagina del copyright di tutti i suoi libri, una clausola che espressamente vieta l’utilizzo dei loro testi per l’addestramento delle Ia è una delle notizie più importanti degli ultimi decenni, se ancora il pensiero e la scrittura hanno importanza, cosa della quale dubito già da un po’. (MOW)
Si annuncia lo scontro degli scontri, perché la questione sollevata da 6.500 autori – fra loro due premi Oscar, un Nobel per la letteratura, musicisti famosi in tutto il mondo – riguarda il diritto d’autore, in tutti i suoi risvolti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)