La casa negata. Un Paese che sfratta i suoi figli · LaC News24

«Chi ha paura della povertà non è degno della ricchezza». (Victor Hugo, I Miserabili). Ma qui non è questione di paura, né di ricchezza. Qui si tratta di una sentenza, pronunciata senza processo, eseguita senza rimorso. L'Italia non è più una casa, ma un albergo di lusso per chi può permetterselo, un Paese che sfratta i suoi figli e affitta le sue stanze al miglior offerente. I numeri sono tagli netti sulla pelle della società. (LaC news24)
Ne parlano anche altre testate
– Un operaio, con un reddito netto medio di 1.360 euro, oggi potrebbe permettersi di comprare un “alloggio“ (le virgolette sono d’obbligo) di 19 metri quadri a Milano. Diventano 25 per le tasche di un impiegato che guadagna 1.836 euro netti al mese. (IL GIORNO)
Detto e ribadito che a Milano è sempre più difficile vivere con uno stipendio “normale” a fronte di prezzi delle abitazioni che crescono da anni in maniera esponenziale (acquisto o affitto che sia), la domanda successiva è: si può almeno vivere vicino a Milano? È esattamene l’interrogativo a cui prova a rispondere il secondo report dell’Osservatorio Casa Abbordabile (Oca), presentato alla stampa mercoledì 12 marzo nella sede di Ccl – Consorzio Cooperative Lavoratori dagli autori con Alessandro Maggioni, che di Ccl è il presidente. (Tempi.it)
Un operaio, parametrando il suo stipendio ai costi del mattone, a Milano può acquistare con l’ausilio di un mutuo un alloggio di 19 metri quadrati o affittarne uno al massimo di 26. E agli impiegati va meglio ma non esattamente di lusso: 25 metri quadrati se acquistati e 35 in locazione. (IL GIORNO)

Per chi si affaccia oggi sul mercato immobiliare Milano resta spesso un miraggio. "Il tema del lavoro è strettamente connesso a quello abitativo: è fondamentale studiarli insieme per capire come affrontare la situazione in città e fuori Milano". (IL GIORNO)
Compravendite e prezzi al metro quadrato ancora in salita per le case di extralusso. I numeri Nel secondo semestre 2024 numerose famiglie si sono trasferite a Milano: l’80% delle ricerche immobiliare si è concentrato nel capoluogo meneghino, secondo i dati dell’Osservatorio sulle Residenze Esclusive (Ore) di Tirelli & Partners. (Milano Finanza)
Le quotazioni a Milano città sono cresciute dell’1% rispetto al semestre precedente; in due anni – dal secondo semestre 2022 – l’aumento di quotazioni per le nuove abitazioni è stato del 7%, del 6% per gli immobili recenti e del 7% per gli appartamenti più vecchi. (LegnanoNews.com)