Tennis, l'Itia su Sinner: "Comprendiamo il clamore, ma nessun trattamento di favore"

In attesa dell'esito dell'appello presentato dalla Wada al Tas di Losanna in merito all'assoluzione di Jannik Sinner, del caso riguardante il tennista azzurro è tornata a parlare l'Itia, l'Agenzia internazionale per l'integrità del tennis, che lo aveva assolto dichiarandolo né colpevole, né negligente: "Nel caso di Sinner, comprendiamo che il focus dell’appello è sull’interpretazione e sull’applicazione delle regole da parte del tribunale indipendente nel determinare quale livello di colpa possa coinvolgere il giocatore, piuttosto che sull’indagine dell’Itia sui fatti e sulla scienza - spiega in una nota la Ceo, Karen Moorhouse -. (Sport Mediaset)

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Nessun trattamento speciale riservato a Sinner . La nota pubblicata dall' Itia (International Tennis Integrity Agency) fa chiarezza assoluta una volta di più su quanto l'assoluzione di Jannik dalle accuse di doping fosse stata limpida e al di sopra di ogni sospetto. (Tuttosport)

Così Karen Moorhouse, Ceo dell'Itia(International Tennis Integrity Agency), in un comunicato sul sito dell'agenzia per puntualizzare la decisione presa sul caso Jannik Sinner, trovato positivo al clostabol e scagionato perché 'No Fault or Negligence' al termine del processo dinanzi alla stessa Itia. (Sport Mediaset)

La decisione dell’International Tennis Integrity Agency (Itia) di scagionare Jannik Sinner dall’accusa di doping a seguito della positività al Clostebol si è attenuta alle regole definite «dal Codice mondiale antidoping», a sua volta «stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping», ovvero la Wada che ora ha fatto ricorso al Tas contro quella decisione . (Il Sole 24 ORE)

ITIA: «Clamore per il caso Sinner, ma nessun trattamento di favore»

Per essere assolutamente chiari, il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall'Agenzia mondiale antidoping e dal Programma antidoping del tennis. (ilgazzettino.it)

L’Itia (International Tennis Integrity Agency) torna a parlare del caso Sinner in occasione della relazione del terzo trimestre del 2024. (Tuttosport)

Commentando la sentenza di un tribunale indipendente, l’agenzia ha spiegato che «il processo di gestione dei casi di anti-doping è complesso e comprendiamo che possa risultare difficile comprendere le differenze negli esiti o percepire incoerenze nel procedimento». (Calcio e Finanza)