Usa, pena per Trump a New York rinviata al 18 settembre: da valutare immunità parziale

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Il processo riguarda il pagamento in nero alla porno attrice Stormy Daniels La sentenza di pena per Donald Trump, nel processo per il pagamento in nero alla porno attrice Stormy Daniels, è stata rinviata al 18 settembre. Il giudice Juan Merchan ha acconsentito al rinvio, per poter valutare se la decisione di ieri della Corte Suprema sull’immunità garantita agli ex presidenti per gli atti ufficiali compiuti nell’esercizio delle loro funzioni abbia un impatto sul caso. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il tycoon è imputato anche per le carte segrete di Mar-a-Lago e per il tentativo di ribaltare il voto in Georgia. « vittoria per la nostra costituzione e la democrazia. (Corriere della Sera)

«Questa sentenza concede a Donald Trump tutto quello che aveva chiesto e anche di più, si fa beffe del principio secondo il quale nessuno è al di sopra della legge e ridefinisce l’istituzione presidenziale». (Corriere della Sera)

La minaccia non riguarda solo Trump, che se verrà rieletto userà la sentenza sull’immunità per giustificare iniziative dittatoriali, ma anche tutti i presidenti… (la Repubblica)

La sentenza della Corte suprema Usa è un regalo mostruoso a Trump

Trump ha diritto a un certo livello di immunità dai procedimenti giudiziari, una decisione che dovrebbe essere in grado di ritardare il processo federale contro di lui per l’accusa di complotto di aver tentato di sovvertire le elezioni del 2020. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha denunciato a gran voce la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di concedere al suo predecessore, Donald Trump, parziale immunità dalle accuse penali per aver tentato di ribaltare le elezioni presidenziali del 2020, definendolo un "precedente pericoloso" che ha inficiato il principio fondamentale di uguaglianza davanti alla legge. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Un’eversione tentata con la regia del presidente uscente Donald Trump, protagonista di un comizio incendiario poco lontano dal parlamento. (il manifesto)