Rimpatriati i due migranti fermati a Capodanno per aver insultato nei video social l'Italia e la polizia
A cura di Giorgia Venturini Foto da LaPresse Sono stati rimpatriati i due immigrati irregolari fermati la notte di Capodanno a Milano per aver rivolto insulti all'Italia e alla polizia. Il Viminale ha disposto un volo per loro dopo che i due uomini sono stati fermi alcuni giorni al Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) di via Corelli. Stando a quanto ricostruito la notte di Capodanno, uno dei due ha partecipato a disordini danneggiando anche delle statue. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre fonti
La Procura fa chiarezza sul caso delle presunte molestie avvenute in piazza Duomo a Milano, la notte di Capodanno. Le aggressioni fisiche e sessuali di cui sarebbe stata vittima una studentessa di Liegi e alcuni suoi amici sarebbero riconducibili al fenomeno della «taharrush gamea» ossia le «molestie collettive» in segno di disprezzo per le donne. (leggo.it)
'Prima di parlare e dare giudizi bisogna avere degli elementi. Mi spiace che ogni occasione sia buona per fare polemiche, certamente io non polemizzo in... (Virgilio)
«Stiamo ancora aspettando dal sindaco Beppe Sala e dalla sinistra milanese e lombarda delle parole di netta condanna per i fatti di Capodanno e le molestie denunciate dalle studentesse belghe su cui ora indagano Polizia e Procura di Milano». (il Giornale)
Milano – Le novità sulla notte di Capodanno e sugli episodi di violenza sessuale che avrebbero coinvolto una ventenne e altri cinque amici, tutti residenti in Belgio, arrivano dalla Procura che due giorni fa ha aperto ufficialmente il fascicolo con l’accusa di violenza sessuale di gruppo contro ignoti. (IL GIORNO)
L’indagine della procura di Milano sui presunti stupri di gruppo a Capodanno in piazza Duomo parte dai testimoni. Gli inquirenti cercano l’uomo che secondo la studentessa di Liegi ha assistito agli abusi e ha aiutato le ragazze di nazionalità belga. (Open)
Venticinquemila persone in piazza, quasi tutti ragazzi stranieri, per la maggior parte arrivati da fuori provincia. Oltre mille identificati e una cinquantina di «allontanati» in dalle Zone rosse. (Corriere Milano)