La Russa e la bandiera italiana sulla panchina rossa

La Russa e la bandiera italiana sulla panchina rossa
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Corriere della Sera INTERNO

Prendiamo naturalmente per buona la spiegazione di Ignazio La Russa. La spennellata di tricolore sulla panchina rossa installata nei giardini del Senato non intende affatto suggerire che in Italia le donne vengono uccise quasi esclusivamente dai migranti clandestini (i famigerati Filippalì Turettah e Im-Paghna-Thiel-Loh). Il senso di quel bianco e verde aggiunti al rosso, cito il presidente del Senato, è che «la questione deve appartenere a tutta l’Italia». (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha voluto rispondere, in una lettera a La Stampa, alle polemiche suscitate dal fatto di aver fatto disegnare un piccolo tricolore sul bordo della nuova panchina rossa nel Giardino degli Aranci nel cuore di Palazzo Madama. (Liberoquotidiano.it)

Roma, 21 nov. - Una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere e i femminicidi, è stata inaugurata questo pomeriggio nel giardino degli aranci del Senato. L'iniziativa è stata promossa dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha rivendicato di aver personalmente chiesto di aggiungere una fascia tricolore sulla parte alta dello schienale della panchina per "ricordare che questa è una questione nazionale". (Il Sole 24 ORE)

Daniela Mastromattei 22 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Violenza donne, La Russa: "Tricolore su panchina rossa? E' emergenza nazionale"

La Russa inaugura la panchina rossa in Senato (Liberoquotidiano.it)

Una panchina rossa, per ricordare le vittime di femminicidio, è stata inaugurata ieri 21 novembre, al Senato. È stata installata nel giardino di Palazzo Madama su suggerimento della senatrice Daniela Sbrollini, di Italia viva, poi condiviso da tutti i gruppi. (Il Fatto Quotidiano)

Si avvicina la Giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre. “La questione a mio avviso deve essere considerata un’emergenza nazionale e quindi ‘deve appartenere a tutta l’Italia’, ovvero deve riguardare anche chi culturalmente è legato a schemi patriarcali e maschilisti“. (LAPRESSE)