Il conte Max
Quando sono passato a Quattroruote Max Mosley è stato determinante per trasformare il progetto “quattro E” dall’utopia di un sogno ad una realtà consolidata.
Ho conosciuto Max Mosley alla fine degli anni 80 grazie alla intermediazione dell’allora capo ufficio stampa della FIA Longanesi.
La foto di Max Mosley con Bernie Ecclestone a braccetto, a sfilare sullo schieramento delle “elettriche” a poche ore dal via del Gran Premio, è il ricordo più bello che conservo di Mosley
Molto vicino a Bernie Ecclestone e con una storia alle spalle, irrimediabilmente connessa alla Formula 1. (FormulaPassion.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Negli anni da presidente della Fia (1991-2008), Max Mosley lavorò duramente per aumentare la sicurezza delle monoposto, richiedendo anno dopo anno test sempre più esigenti prima dell’inizio delle stagioni. (Periodico Italiano)
La sua morte è stata confermata dall’ex capo della Formula 1 Bernie Ecclestone, con cui ha collaborato per la modernizzazione della casa automobilistica e la sua evoluzione soprattutto nel campo della sicurezza. (Open)
Il padre di Max, Sir Osvald, era un potente uomo politico che fu eletto sia fra i Laburisti che fra i Conservatori prima di fondare l’Unione dei Fascisti Britannici. Aveva da poco compiuto 81 anni, nella sua Londra è morto Max Mosley (ilmessaggero.it)
Mosley, il figlio più giovane di Oswald Mosley, il leader del movimento fascista britannico negli anni '30. Il 24 giugno 2009 annuncia di non ricandidarsi alle successive elezioni come presidente della FIA, questo per scongiurare la diaspora (AreaNapoli.it)
Nel 1977, insieme a Bernie Ecclestone, Frank Williams e Ken Tyrrell, fonda la Fota (Formula One Teams Association) e nel 1993 diventa presidente della Federazione automobilistica internazionale. Il mondo delle competizioni automobilistiche perde uno dei grandi protagonisti delle ultime stagioni. (Quattroruote)
La storia politica del padre condizionò fortemente la carriera da avvocato e pilota dilettante di Mosley, tanto che dovette faticare per uscire dalla sua ombra. Rimarrà il capo della F1 fino al 2009, l’anno in cui è stato coinvolto in uno scandalo sessuale che ha fatto il giro del mondo. (Il Fatto Quotidiano)