Spara dall’auto e uccide la ex: choc a Roma. Si costituisce poche ore dopo

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Morti sul lavoro

Ansa Il turno di lavoro appena concluso come fisioterapista nella casa di cura Villa Sandra in zona Portuense a Roma, dove aveva raggiunto da poco la tranquillità di un lavoro stabile. La telefonata al figlio di 9 anni che l’attendeva: «Amore, adesso mamma viene a prenderti» a casa dei nonni. Un pezzo di strada percorso con una collega tra le chiacchiere per raggiungere la macchina. Una smart che si accosta, in cui Manuela Petrangeli riconosce l’ex compagno Gianluca Molinaro. (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

Ennesimo femminicidio ieri, questa volta a Roma. Manuela Petrangeli, fisioterapista, 51 anni ancora da compiere, è stata uccisa a fucilate dall’ex compagno , Gianluca Molinaro, che poco dopo si è costituito dai carabinieri. (Il Fatto Quotidiano)

L’uomo, 53 anni, è un Oss e lavora nel centro di riabilitazione Don Guanella. Precedenti per stalking, una denuncia di un’altra ex compagna per maltrattamenti e alimenti non pagati al figlio avuto con quest’ultima. (Il Fatto Quotidiano)

Le immagini dei rilievi delle forze dell’ordine sul luogo dove è avvenuto il femminicidio di giovedì 4 luglio in zona Portuense a Roma: Manuela Petrangeli, fisioterapista di 50 anni, è stata uccisa con un colpo di fucile al torace poco dopo essere uscita dal lavoro. (LAPRESSE)

Manuela Petrangeli uccisa, la prima compagna del killer: «Mi ha telefonato e mi ha detto "spero sia morta", così l'ho convinto a consegnarsi»

Da domani infatti sarebbe andata in ferie, ma la donna è stata freddata non appena uscita dalla clinica dove esercitava come fisioterapista - in via degli Orseolo all'altezza del civico 36 a Casetta Mattei - con colpi di fucile a canne mozze sparati a bordo di una Smart. (Corriere Roma)

Il femminicidio è avvenuto nel primo pomeriggio di giovedì in via degli Orseolo all'altezza del civico 36 a Casetta Mattei. La vittima, Manuela Petrangeli, lavorava nella casa di cura Villa Sandra e aveva appena ottenuto un contratto stabile. (Corriere Roma)

«Non so come ho fatto a convincerlo, sono rimasta al telefono con lui per 40 minuti fino a quando non mi ha passato un carabiniere. Debora lo aveva lasciato quando sua figlia, ora ventenne, frequentava le elementari. (ilmessaggero.it)