Alluvione in Emilia-Romagna, l'odissea dei Piani speciali: progetti al palo e pochi fondi
Da mesi la Regione va ripetendo che senza il finanziamento dei Piani speciali la messa in sicurezza del territorio, reso ancora più fragile dalle alluvioni che si sono susseguite da maggio del 2023 a metà ottobre di quest’anno, resta lettera morta. E così è di fatto. Perché un conto sono i cantieri avviati con massima urgenza, anche mentre gli eventi estremi dei mesi scorsi si stavano consumando, un altro sono tutte quelle opere che dovrebbero ripristinare la funzionalità delle infrastrutture danneggiate e soprattutto la sicurezza delle zone a rischio frana e a rischio esondazione. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
E’ la conclusione a cui sono arrivati gli esperti impegnati nella stesura del Piano speciale di ricostruzione che – spiega il segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale del Po, Alessandro Bratti – è “in fase di approvazione” e sarà presto consegnato al commissario e da lì ai diversi ministeri coinvolti. (il Resto del Carlino)
I cooperatori hanno ribadito “l’importanza di erogare in modo celere i contributi riconosciuti alle imprese danneggiate dalle alluvioni dal 2023 ad oggi” e hanno inoltre indicato come “priorità assoluta la messa in sicurezza idrogeologica del territorio”. (ravennanotizie.it)
Al primo punto c'è infatti l'approvazione immediata dei Piani speciali: 'La richiesta del Patto - specifica le Regione - non è quella di avere a disposizione già nel prossimo triennio tutte le risorse previste per gli interventi contenuti nei Piani (pari a circa 4,5 miliardi di euro), ma di dotare subito l’Emilia-Romagna di una cornice condivisa, di medio termine, con le opere e gli interventi necessari a mettere in sicurezza il territorio dal punto di vista idrogeologico e delle infrastrutture della mobilità e ambientali. (La Pressa)
Quindi è ovvio che l'impatto al suolo da noi è stato più importante, più significativo". "Come Regione avevamo già fatto tantissimi cantieri: 402 cantieri che avevamo attivato per 343 milioni di euro; 130 erano conclusi. (Tiscali Notizie)
Un documento condiviso che fissa quattro priorità da inviare al Governo e al commissario Figliuolo: l’approvazione immediata dei Piani speciali, il finanziamento già nel prossimo triennio di un primo stralcio degli interventi più urgenti, un adeguato stanziamento per gli stati di emergenza in corso e una gestione unitaria delle ricostruzioni legate ai danni dell’ultimo anno e mezzo. (MeteoWeb)
Una delegazione di Legacoop Romagna è stata ricevuta dal capo di gabinetto del Ministero della Protezione Civile, Riccardo Rigillo, nel corso di un incontro svolto nei giorni scorsi a Roma.... (Virgilio)