Pagelle quarta tappa Tour de France - Pogacar funambolo, UAE dominante, Carapaz crolla: promossi e bocciati

La Grand Boucle lascia l'Italia con il primo tappone di montagna dell'edizione 2024. Pogacar vince il duello con Vingegaard sul Galibier e guadagna 50 secondi al danese sul traguardo di Valloire. La maglia gialla è nuovamente sulle spalle dello sloveno che ha potuto contare sul grande lavoro della UAE Emirates per tutta la giornata. Secondo posto per Remco Evenepoel davanti a Juan Ayuso e Primoz Roglic (Eurosport IT)

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La prima spallata al Tour de France 2024 non poteva che darla Tadej Pogacar, che scatta sul chilometro finale del Galibier e doma una delle montagne storiche della Boucle ma soprattutto il resto dei rivali, tornando in possesso della maglia gialla (a spese di Richard Carapaz) e stavolta senza l'intenzione di perderla. (Quotidiano Sportivo)

Sui 23 km complessivi della salita da Le-Monetier-Les-Bains ha impiegato 50’41”, ovvero circa due minuti meno del record stabilito da Pinot nel 2019. Se invece si calcola solo il tratto più duro, gli 8,6 km (e 581 metri di dislivello) dal Lautaret il tempo impiegato dalla nuova maglia gialla è di 20’48”, ovvero 2’35” meno sempre di francese. (TUTTOBICIWEB.it)

Lo sloveno è tornato in maglia gialla e il suo Tour si è messo molto bene, anche considerando la forza della sua squadra. Tutti hanno pagato dazio: da Evenpeoel a Vingegaard, passando per Roglic ( ecco la classifica ). (Eurosport IT)

Tour de France, Pogacar stupisce ancora sul Galibier. E 'dribbla' anche una marmotta. VIDEO

Nell’ultimo tratto dell’ascesa lo sloveno ha attaccato e i capitani di Visma-Lease a Bike e Soudal-Quickstep hanno provato a rispondere, ma sulla cima del primo GPM hors catégorie di questo Tour de France pagavano già qualche metro di svantaggio. (RSI.ch Informazione)

Sale sul Galibier, una delle montagne del mito, a una media di 27,1 km orari (contro i 27 netti di Vingegaard e i 26,9 di Evenepoel). Assistiamo a uno degli attacchi di squadra più feroci e violenti a memoria di suiveur, e poi a un attacco individuale che definiremmo il solito, se non fosse che Pogacar di solito non fa mai niente. (La Gazzetta dello Sport)

Che Tadej Pogacar fosse un fenomeno, di quelli che nascono una volta ogni 50 anni, lo sapevamo già da tempo e non solo per un palmares da veterano a 26 anni ancora non compiuti. (Sky Sport)