Canelli: “Natale di memoria e riconoscenza” per l’alluvione del ‘94
Canelli ricorda l’alluvione di trent’anni fa. La notte tra il 5 ed il 6 novembre 1994 la città fu invasa dalle acque e devastata. Persero la vita tre persone. Palazzo Anfossi, in collaborazione con il Consiglio Regionale, celebra quei tristi frangenti con l’evento “Natale di Memoria e Riconoscenza” previsto sabato 9 novembre a partire dalle 11. La biblioteca “Monticone” ospiterà la mostra fotografica “La Luce oltre il Fango” allestita dalle associazioni di volontariato ed arricchita dai video degli studenti dell’Artom. (La Nuova Provincia - Asti)
Ne parlano anche altre fonti
Era stato eletto sindaco da pochi mesi e si è trovato a dover fronteggiare la peggior calamità naturale della città del Dopoguerra. La giornata iniziò con un sopralluogo alla scuola media Goltieri per i problemi dovuti alle infiltrazioni di acqua nelle aule. (La Nuova Provincia - Asti)
Giovedì 7 novembre a Crescentino, alle 17,30 in piazza Sorelle Ierinò, verranno ricordate le sorelle Loredana e Maria Teresa vittime dell’alluvione del 1994. (La Sesia | Cronaca)
Durante l'alluvione del 1994 che devastò Alessandria in particolare i quartieri Orti e Cristo, e i sobborghi di San Michele, Casalbagliano, Solero e Castelceriolo, l'elettricità fu una... (Virgilio)
“Partiranno a breve i lavori sul territorio di Atina, in località Rosanisco, relativi a un intervento di messa in sicurezza del ponte di attraversamento del torrente Rio. L’intervento, per un totale di 670mila euro, permetterà di rinforzare e mettere in sicurezza la struttura, favorire la circolazione e realizzare anche passerelle pedonali sul lato destro. (Frosinone News)
"Avevo 22 anni - spiega - un dolore che non dimentichero', che nessuno potrà mai scordare. Così, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ricorda sui social l'alluvione che a inizio novembre 1994 colpi' le province di Cuneo, Asti, Alessandria. (La Repubblica)
Erano il 5 e 6 novembre 1994 quando le province di Cuneo, Asti, Alessandria, Torino e Vercelli furono devastate da una forza irresistibile, ferite dalle acque impazzite del Tanaro, di fiumi e torrenti che superarono gli argini provocando una tragedia senza precedenti. (La Stampa)