Governo, Giorgia Meloni accelera per il dopo-Fitto: la mossa del premier
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Brunella Bolloli 30 novembre 2024 Breve ma intenso. Si può sintetizzare così il Consiglio dei ministri di ieri, durato poco più di un quarto d’ora ma terminato con l’applauso caloroso, e l’aggiunta di foto di gruppo, in onore di Raffaele Fitto, il ministro “promosso” vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Il titolare degli Affari europei, politiche di Coesione e Pnrr del governo Meloni da domani traslocherà a Bruxelles e per lui è stata l’ultima riunione a Palazzo Chigi con i colleghi. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri media
“Siamo orgogliosi e fieri di aver dato all’Italia maggior peso in Europa. Per la prima volta un Vicepresidente esecutivo della Commissione Ue è di Fratelli d’Italia”. Parole e musica di Massimo Ruspandini, deputato di Fratelli d’Italia con una spiccata propensione per le analisi apodittiche. (AlessioPorcu.it)
È un rebus, con ancora diverse variabili sul tavolo. Giorgia Meloni ha già salutato in pubblico, visibilmente commossa, uno dei componenti più fidati della sua squadra, che a malincuore ha indicato per Bruxelles proprio perché non se ne sarebbe voluta privare a Roma. (Il Sole 24 ORE)
Più che una reale de-escalation delle tensioni dei giorni scorsi, l'impressione è che nella maggioranza abbiano deciso di mettere la sordina ad attriti destinati ad andare avanti fino a quando il governo sarà alle prese con la manovra. (il Giornale)
Ieri Raffaele Fitto ha incassato il saluto e i ringraziamenti dei suoi ex colleghi e si congedato dall'esecutivo per volare a Bruxelles. (ilgazzettino.it)
Il premier alla cerimonia di firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Puglia: "Avrà in Europa un portafoglio estremamente importante, fatto di competenze strategiche" (il Giornale)
Domenica Fitto assumerà infatti l’incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione Ue con deleghe alla coesione e le riforme fortemente voluto dalla premier Giorgia Meloni; anche se la presidente Ursula von der Leyen ne ha parzialmente ridimensionato il potere attraverso la riorganizzazione burocratica della Commissione all’insegna del “dividi et impera” che depotenzia diversi autorevoli commissari, eccezion fatto forse solo per la sola, vera vice Ribera e il veterano Dombrovsky. (QUOTIDIANO NAZIONALE)