Irpinia, strage del bus in autostrada: definitiva la condanna a 6 anni per l’ex ad di Aspi Castellucci
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È definitiva la condanna a 6 anni per l'ex ad di Aspi, Giovanni Castellucci in relazione al procedimento legato alla strage del 28 luglio del 2013 quando un bus precipitò dal viadotto dell'Acqualonga nella zona di Monteforte Irpino, ad Avellino, causando la morte di 40 persone. Lo hanno deciso i giudici di Cassazione. Il manager è accusato di disastro colposo e omicidio colposo. I supremi giudici hanno fatto passare in giudicato anche le condanne a 9 anni per il proprietario del bus, Gennaro Lametta e quella a 4 anni per l'allora dipendente della motorizzazione civile di Napoli, Antonietta Ceriola. (La Sentinella)
Ne parlano anche altre testate
È definitiva la condanna a 6 anni per l’ex ad di Aspi Castellucci, colpevole di disastro colposo e omicidio colposo, in relazione al disastro di Avellino del 2013, quando un pullman precipitò dal cavalcavia dell’A16 causando 40 morti e diversi feriti. (Il Manifesto)
La corte di Cassazione ha confermato la condanna a carico di Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Aspi (Autostrade per l’Italia), per la tristemente nota strage di Avellino in cui morirono quaranta persone dopo un volo di trenta metri a bordo di un bus (Virgilio)
È quanto ha deciso ieri la quarta sezione penale della Cassazione, dopo oltre 4 ore di camera di consiglio. (Il Messaggero)

(Adnkronos) – Per la strage del bus di Avellino diventa definitiva oggi, venerdì 11 aprile, la condanna a 6 anni (Cremonaoggi)
La Cassazione conferma la pena per l’ex AD di Aspi per il disastro del 2013 che causò 40 morti. (POP - Il Giornale Popolare)
I giudici della quarta sezione penale della Cassazione hanno confermato e quindi reso definitiva la condanna a sei anni per omicidio colposo e disastro colposo nei confronti del manager per la strage sull'A16 Napoli-Canosa del 28 luglio 2013, quando un pullman precipitò dal viadotto dell'Acqualonga nel territorio di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino, provocando la morte di 40 persone. (il Giornale)