Addio a Smuraglia: partigiano,"maestro di libertà"

Il suo esempio di coerenza, il suo impegno fino all’ultimo giorno nella difesa della Costituzione e nella trasmissione dei valori repubblicani ha affascinato migliaia di giovani".

Addio a Carlo Smuraglia, avvocato, partigiano, presidente emerito dell’Anpi.

"Una figura esemplare della nostra Resistenza, custode dei grandi valori di libertà, democrazia, lavoro, tutela dei più deboli sanciti dalla nostra Costituzione", lo ha definito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Non ha mai smesso di andare nelle scuole, nelle sezioni dell’ Anpi, ovunque fosse necessario, per parlare di memoria e di democrazia. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri giornali

Anche per questo motivo, oltre alla comune appartenenza, l’Anpi di Santa Croce, con il presidente Osvaldo Ciaponi, a nome di tutti gli iscritti, esprime "profondo dolore e cordoglio per la scomparsa del presidente emerito e trasmette le più sentite condoglianze ai suoi carissimi familiari". (LA NAZIONE)

E poi l’impegno nell’Anpi e il lavoro fatto fianco a fianco con storici e ricercatori. Gli studi alla Normale, la formazione di una coscienza antifascista e la scelta di unirsi alla Resistenza invece di rispondere alla chiamata alle armi della Repubblica Sociale di Mussolini. (Il Fatto Quotidiano)

Subito dopo, don Gino Rigoldi, che ha detto: "Era un perrsonaggio sempre in piedi, intelligente, lucido, democratico. Tra gli oratori che parleranno durante questo momento di raccoglimento, il sindaco di Milano Beppe Sala. (La Repubblica)

Pubblicità La sua azione rimane nel ricordo della Repubblica". (La Sicilia)

Una cerimonia, con il suono del Silenzio e la deposizione di una corona della Città e di una composizione floreale della Juventus, in memoria delle due donne che persero la vita in seguito al panico che si scatenò nella piazza, Erika Pioletti e Marisa Amato. (LaPresse)

«Con lui - ha ricordato ieri il presidente della Repubblica Mattarella - scompare una delle ultime figure del movimento partigiano che concorse alla fondazione della Repubblica e a vivificarne la democrazia». (ilGiornale.it)