Bolsonaro potrebbe chiedere rifugio in un'ambasciata straniera
Accusato formalmente di aver partecipato all'organizzazione di un tentativo di colpo di stato per impedire l'insediamento del suo successore, Luiz Inacio Lula da Silva, l'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro potrebbe rifugiarsi in un'ambasciata straniera, di fronte al rischio di essere arrestato. "Da quello che vedo, nella storia del mondo, chiunque si senta perseguitato può andare in un'ambasciata" straniera, ha detto in un'intervista al portale Uol. (Il Messaggero Veneto)
La notizia riportata su altre testate
Aveva addirittura «piena conoscenza» dell’“Operazione Pugnale Verde e Giallo” (i colori della bandiera brasiliana) per uccidere Lula, il suo vice Alckmin e il giudice della Corte Suprema de Moraes. L’ex presidente «ha pianificato, agito, avuto il controllo diretto ed effettivo» e «piena consapevolezza e partecipazione attiva» nell’organizzazione criminale che mirava a realizzare un colpo di Stato contro il neo-eletto Luiz Inácio Lula da Silva nel 2022. (Corriere della Sera)
Getting your Trinity Audio player ready... Bolsonaro accusato di aver tentato un colpo di Stato in Brasile (Dire)
Di Paolo Menchi – (Notizie Geopolitiche)
È con questa accusa che cinque ufficiali sono stati arrestati dalla polizia brasiliana che ipotizza il tentativo, da parte degli uomini, di uccidere il capo dello Stato e rovesciare il suo governo dopo le elezioni del 2022. (Il Fatto Quotidiano)
Non poteva non sapere. È questa la conclusione di un rapporto della polizia federale brasiliana che accusa formalmente l’ex presidente Jair Bolsonaro di aver partecipato al tentativo di colpo di Stato per impedire l'insediamento del suo rivale, il presidente Luiz Inácio Lula da Silva, risultato vincitore alle elezioni di ottobre 2022. (Avvenire)
Il tentativo di spallata non andò a buon fine, ma secondo gli investigatori della PF “creò il clima propizio” per i fatti dell’8 gennaio 2023, quando un nutrito gruppo di militanti bolsonaristi invase il Congresso, il palazzo presidenziale e la sede della Corte Suprema. (Il Fatto Quotidiano)