La Cina «punisce» chi sostiene i dazi sulle auto

È stato dall’inizio un progetto in cui la smania di potere si confondeva con la strategia industriale: il piede nella porta di Pechino in Italia, dopo l’uscita di quest’ultima dalla Via della Seta. E ora si è visto. Il 10 ottobre il ministero del Commercio cinese, secondo Reuters, ha convocato i principali costruttori auto del Paese — inclusa Dongfeng Motor, il gruppo a totale controllo pubblico — e ha impartito loro un’istruzione: congelare gli investimenti nei Paesi che hanno votato a favore dei nuovi dazi europei sulle auto elettriche cinesi. (Corriere della Sera)

Su altre testate

Pechino ha inoltrato un ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro i dazi sulle auto elettriche varati dall’Unione europea. (Il Fatto Quotidiano)

Dazi, dalla Cina con furore. Pechino denuncia la Ue al Wto: “E’ un abuso”

Dopo averlo annunciato, la Cina ha presentato un reclamo ufficiale al Wto, (l’Organizzazione mondiale del commercio) contro la Ue. In pratica, ha denunciato Bruxelles per i dazi “definitivi” sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi. (Vaielettrico.it)