Una "Maratona Puccini" a 100 anni dalla morte del grande compositore
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Il Puccini compositore di grandi capolavori, ma anche l’uomo, la sua vita e le sue passioni: a cento anni dalla morte, Rai Cultura celebra Giacomo Puccini con una lunga maratona in onda tra venerdì 29 e sabato 30 novembre su Rai 5, con celebri allestimenti operistici e approfondimenti sulla sua figura e sul suo tempo. Venerdì 29 novembre, in particolare, Francesco D’Arma, Nicola Pardini e Marta Teodoro alle 20.15 firmano lo Speciale in prima visione “Giacomo Puccini. (Rai Storia)
Ne parlano anche altre fonti
Per l'adesione allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil da parte dei professori d'orchestra e dei coristi della Scala, è saltata questa mattina la prova dell'attesissimo concerto di questa sera per i cento anni dalla morte di Giacomo Puccini, diretto da Riccardo Chailly con un cast di star della lirica come Anna Netrebko, Mariangela Sicilia e Jonas Kaufmann, che ha dato forfait per La forza del destino che il 7 dicembre inaugurerà la stagione lirica, ma ha confermato la presenza all'appuntamento pucciniano. (Il Mattino di Padova)
Inaugura Venerdì 29 novembre 2024 (ore 18) presso lo SpazioArte Il Soppalco di Taranto, la personale dell’artista Nuccia Pulpo dal titolo PUCCINIANA, omaggio a Giacomo Puccini nel centenario della sua morte. (Noi Notizie)
L’opera verrà inaugurata nel giorno dei 100 anni dalla morte il 29 Novembre in centro storico a Lucca in piazza Cittadella proprio davanti alla statua a lui dedicata vicino alla sua casa natale. (LuccaInDiretta)
Nel centenario della morte di Giacomo Puccini, Rete Due coglie l’occasione per sfogliare un fumetto – “Vissi d’arte” – edito nel 2023 dalla Libreria Musicale Italiana. (RSI)
La Scala ricorda, a cento anni esatti dalla scomparsa di Giacomo Puccini - 22 dicembre 1858-Bruxelles, 29 novembre 1924 - il compositore con un concerto diretto da Riccardo Chailly (dalle ore 20) solisti i soprani Anna Netrebko e Mariangela Sicilia e il tenore Jonas Kaufmann. (il Giornale)
Citato da Carlo Emilio Gadda in «Quer pasticciaccio brutto de via Merulana» (1946), amato da Ungaretti, Flaiano, Sartre e Trilussa (che nel 1936 gli ha addirittura dedicato una poesia firmandosi con lo pseudonimo scherzoso Wattel Appesk). (Corriere Roma)