Bologna, tonno pulito in strada in un ristorante sushi, la scena ripresa in video: «Street food». Fuga dei clienti, il ristoratore: «Era da smaltire»

Uno dei migliori ristoranti di sushi di Bologna, rovinato definitivamente dopo un video diventato virale sui social. Il ristorante in questione si chiama "Yoshi". Nel video, ripreso furtivamente da un testimone in via Emila Levante e pubblicato dalla pagina Welcome to Bolognina, si vede il personale lavare un tonno per terra, in strada. «Street food», la didascalia del video, che ha rovinato la reputazione del ristorante, che adesso si ritrova con la metà dei clienti. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il filmato, condiviso dalla pagina “Welcome to Bolognina” con la sarcastica didascalia “Street food”, mostra parte del personale intento a pulire un pesce in un cortile esterno, suscitando indignazione e provocando un calo drammatico della clientela, che ha raggiunto picchi del 40% in meno. (Radio 105)

Il video del tonno tagliato in strada (il Resto del Carlino)

Un video che mostra lo staff dello Yoshi, un ristorante giapponese di Bologna mentre sciacqua un tonno in strada ha suscitato forti polemiche sui social. La reputazione del ristorante è crollata, con una diminuzione del 40% nella clientela e un’invasione di recensioni negative. (Virgilio)

Il ristorante di sushi travolto dalle critiche sui social: «Dopo quel video clientela crollata, ma stavamo solo smaltendo un tonno da buttare»

Un locale che è conosciuto come uno dei migliori in città e anche su Tripadvisor ha un numero notevole di recensioni positive. – Un video ‘rubato’ in un attimo e andato virale sui social, poi la gogna mediatica. (il Resto del Carlino)

Il video sul ristorante di sushi a Bologna Il video sul ristorante di sushi a Bologna (Virgilio Notizie)

Il video dei ristoratori di via Emilia Levante, che con della carta puliscono l’interno di un pesce all’esterno del locale, appoggiati per terra, ha fatto il giro del web, raccogliendo in pochi giorni oltre 34 mila reazioni, migliaia di commenti e di condivisioni, molti dei quali indignati. (Corriere della Sera)