Il Premier libanese: “Gli Usa hanno assicurato che gli attacchi Idf su Beirut saranno ridotti”

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Roma, 15 ott. – Il primo ministro libanese Najib Mikati ha dichiarato ad Al Jazeera di aver “ricevuto garanzie americane” che gli attacchi israeliani a Beirut saranno ridotti. Mikati ha aggiunto che il suo governo vuole un cessate il fuoco e “l’attuazione della risoluzione Onu 1701”, che richiederebbe la fine della presenza di Hezbollah a sud del fiume Litani.I media ebraici hanno riportato nei giorni scorsi che le pressioni degli Stati Uniti avevano portato Israele a ridurre gli attacchi contro obiettivi di Hezbollah nella capitale libanese. (Agenzia askanews)

Su altre testate

L'esercito di Tel Aviv ha anche intercettato due razzi provenienti dal Paese dei Cedri (LAPRESSE)

Israele si scopre vulnerabile dopo l'attacco di domenica sera alla base militare di Binyamina. Benyamin Netanyahu ha visitato la struttura attaccata annunciando che Israele continuerà a colpire Hezbollah «senza pietà», anche a Beirut (La Stampa)

Il primo ministro Benjamin Netanyahu si è recato sul posto per vedere di persona quanto accaduto e, parlando con i militari, ha assicurato che lo Stato ebraico continuerà a colpire «senza pietà» Hezbollah, «in tutte le parti del Libano compresa Beirut». (Il Cittadino)

Bibi: "Colpiremo senza pietà". Ordigni esplosivi contro Unifil

Servizio di Marino Galdiero Raid Israele su villaggio cristiano nel nord Libano, 18 morti (TV2000)

Si dice che il presidente americano Joe Biden avesse chiesto quattro giorni fa al premier israeliano Benjamin Netanyahu di non colpire più Beirut. Da ieri, invece, gli aerei senza pilota sono tornati e l’ambasciata americana a Beirut ha invitato i suoi cittadini a lasciare il Paese il più in fretta possibile. (Corriere della Sera)

Il premier israeliano Netanyahu che Israele «continuerà a colpire Hezbollah senza pietà, anche a Beirut», studia la risposta all'Iran e convoca per la serata di ieri l'ennesimo Gabinetto di Sicurezza. L'esercito israeliano allarga i suoi obiettivi fino al nord del Libano e, all'indomani della richiesta di ritiro lanciata da Netanyahu al contingente Unifil, i caschi blu italiani toccano con mano la gravità della situazione. (il Giornale)