Il regime debole e la diplomazia degli ostaggi
Da Evin sono passati tutti, prima gli oppositori della monarchia, poi quelli della repubblica islamica, a volte in drammatici scambi di ruolo tra detenuti e carcerieri. Ecco come funzionano le prigioni di Teheran nel racconto dell’oppositore e giornalista Ahmad Zeidabadi, che c’è stato più volte: «I prigionieri ritenuti più interessanti vengono legati e incappucciati e trasferiti al Sepah 59, un carcere dei pasdaran di cui si conosce soltanto il nome in codice. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
Un altro giorno di lavoro nel più stretto riserbo a Roma per cercare di riportare la giornalista il prima possibile in Italia. Una voce che trapela da Washington, col Dipartimento di Stato citato da Repubblica nella sua richiesta di "rilascio immediato e incondizionato" di Cecilia Sala e nell'… (L'HuffPost)
Lo riferisce il fidanzato della reporter, anch'egli giornalista, in un post sui social network. (Fanpage.it)
Non c’è oppressione senza silenzio, non c’è libertà senza parola. Per questo il giornalismo è sempre, da sempre, un atto di resistenza, ben prima e ben più che una semplice professione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Si dirà: in quale Paese si potrebbe mai affermare il contrario? In … (Il Fatto Quotidiano)