Guerra dell’acqua, Schifani “condanna” le proteste estreme e Siciliacque presenta esposti querele
E’ guerra dell’acqua nella Sicilia centrale. Una guerra che coinvolge i territori di due province una delle quali viene considerata privilegiata rispetto all’altra ma che, nei fatti, sono entrambe costrette a dividersi la poca acqua che c’è. Schifani in costante contatto con Protezione civile e prefetto Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, continua a seguire con la massima attenzione l’evolversi della situazione relativa agli approvvigionamenti idrici dell’Ancipa. (BlogSicilia.it)
Ne parlano anche altri giornali
Il presidente della Regione, Renato Schifani, “stigmatizza e condanna senza riserve le azioni poste in essere senza il rispetto delle regole, soprattutto se attuate da rappresentanti istituzionali e in momenti di forte tensione sociale”, sottolineando l’importanza di “comportamenti improntati alla trasparenza e alla responsabilità a tutti i livelli”. (Vivi Enna)
La replica lunedì 2 Dicembre 2024 (ilSicilia.it)
Enna – Crisi idrica: accordo trovato, acqua sotto i 500 mila metri cubi solo ai 5 comuni dell'ennese (Dedalomultimedia.org)
La crisi idrica in Sicilia continua a generare tensioni tra le comunità colpite e all'interno delle istituzioni. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
“La quantità di acqua all’interno della diga Ancipa in due giorni è più che triplicata, passando da 230mila a oltre 700mila metri cubi e con un innalzamento del livello idrometrico di oltre 6 metri. Un aumento considerevole, dovuto alle piogge attese e finalmente arrivate, che continuerà ad assicurare una quantità di riserva idrica minima per diversi mesi ai cinque Comuni dell’Ennese, che dipendono esclusivamente da quel bacino, oltre a consentire un miglioramento dei turni di erogazione alla popolazione, al pari degli altri Comuni della provincia. (MeteoWeb)
La giornata del 30 Novembre 2024 passerà alla storia come la prima di un’occupazione fondamentale per la sopravvivenza dei cittadini della provincia di Enna. La moltitudine di cittadini che ha espresso a gran voce il proprio sdegno era composta da individui di tutte le età, uniti da un problema da cui ormai non si può più volgere lo sguardo e che getta nella disperazione più di ventimila persone. (94018.it)