Meteo, Filippine: il tifone Usagi devasta la provincia di Cagayan, Video
Il tifone Usagi ha colpito le città settentrionali delle Filippine, causando gravi danni nella provincia di Cagayan. I residenti, durante l’evacuazione, hanno attraversato ponti distrutti e terreni agricoli disseminati di detriti. Usagi, noto localmente come Ofel, si è intensificato fino a diventare un super tifone, toccando terra nel comune di Baggao, nella provincia di Cagayan, giovedì 14 novembre. (iLMeteo.it)
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Il tifone Usagi si è abbattuto sulle Filippine provocando inondazioni e sommergendo interi villaggi, rimasti senza corrente elettrica. (La Nuova Sardegna)
Le Filippine si preparano all’arrivo del sesto tifone in poco più di un mese. Alcune province del nord e del centro del Paese asiatico sono state messe in allerta in vista dell’arrivo del nuovo ciclone tropicale, che potrebbe toccare terra nel fine settimana. (Open)
Nelle prime ore di mercoledì 13 novembre, il tifone Nika ha iniziato a colpire le Filippine, portando con sé una tempesta di vento e piogge torrenziali che hanno messo in allerta le autorità e la popolazione dell’arcipelago. (iLMeteo.it)
Onde alte fino a 14 metri sono attese intorno all’isola di Catanduanes, nell’area orientale dell’arcipelago, dove Man-yi dovrebbe toccare terra tra oggi e domani, come indicano le ultime previsioni. Lo ha annunciato l’agenzia meteorologica mettendo in guardia i cittadini dai forti venti e mareggiate che potrebbero essere «potenzialmente mortali». (Gazzetta del Sud)
Paura nelle Filippine, dove migliaia persone hanno dovuto evacuare le loro case a causa dell'attività del vulcano Mayon, uno dei 24 attivi nel Paese. Al momento non si tratta di un’eruzione esplosiva e particolarmente forte, ma il rischio che l'attività vulcanica possa intensificarsi nei prossimi giorni è alto. (Sky Tg24 )
Migliaia di persone sono state evacuate nelle zone settentrionali del Paese, colpite da cinque tempeste in meno di un mese che hanno causato almeno 160 morti, più di 9 milioni di sfollati e devastato terreni agricoli e infrastrutture, soprattutto nell’isola di Luzon. (LAPRESSE)