Venezia, scontri tra polizia e manifestanti anti G7

Momenti di tensione e brevi scontri oggi a Venezia durante la protesta organizzata dai centri sociali del Nord Est contro la riunione del G7 della Giustizia. Manifestanti e poliziotti si sono fronteggiati in Calle nova de San Simon, poco distante dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia. Dietro al grande striscione bianco con scritto “No al G7 dell’ingiustizia, free Palestine, free all antifa, block the war” circa 200 manifestanti, giunti anche da altre città del Veneto e da regioni vicine, hanno provato a incamminarsi verso la Scuola di San Giovanni Evangelista, sede del vertice del G7 giustizia in corso. (la Repubblica)

Su altre fonti

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020) (La Gazzetta del Mezzogiorno)

00:42 Scontri a Venezia in occasione di una manifestazione contro il G7 Giustizia, in corso in queste ore in città, organizzata nel tardo pomeriggio di giovedì 9 maggio. Gli agenti della polizia in tenuta antisommossa hanno respinto con una carica i manifestanti che stavano avanzando in corteo verso la sede del G7, la Scuola San Giovanni Evangelista (La Stampa)

Fumogeni accessi sul ponte, le bandiere della Palestina in alto, ecco le immagini del blitz di alcuni manifestanti dei centri sociali veneti al G7 sulla giustizia di Venezia (video Maria Ducoli) 00:08 (La Nuova Venezia)

Intorno alle 17.30 di oggi, giovedì 9 maggio, i manifestanti, partiti dal piazzale della stazione ferroviaria di Santa Lucia, hanno superato il ponte degli Scalzi nel tentativo di raggiungere la sala congressi della Scuola San Giovanni Evangelista, sede del G7 dei ministri della Giustizia nella due giorni veneziani. (Corriere)

Si chiude in un clima di sostegno e appoggio all’Ucraina il G7 della giustizia di Venezia. (NT+ Diritto)

Kenneth Rogoff ha espresso chiaramente il concetto dall'angolo visuale degli Stati Uniti d'America attore principale nel teatro bellico degli aiuti all'Ucraina. L'economista Kenneth Rogoff in un'intervista al quotidiano "La Verità" ha affrontato un punto cruciale per gli interessi economici dei cittadini italiani: e cioè a chi toccherà pagare il conto della ricostruzione. (Il Giornale d'Italia)