Rapporto Ocse, docenti italiani anziani e malpagati: per Anief sempre più importante l’uscita anticipata di docenti e Ata a 60-62 anni e l’incremento di 300 euro a dipendente

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Rapporto Ocse, docenti italiani anziani e malpagati: per Anief sempre più importante l’uscita anticipata di docenti e Ata a 60-62 anni e l’incremento di 300 euro a dipendente Di In Italia per la scuola lo Stato spende poco e manda in cattedra docenti troppo avanti negli anni e pagati molto meno della media dei Paesi avanzati: la spesa pubblica per l’istruzione si conferma infatti al di sotto della media Ocse (4% del PIL contro il 4,9% Ue), con il 53% degli insegnanti italiani che ha oltre 50 anni di età, contro una media Ocse del 37%, e a cui viene assicurato un compenso che, soprattutto a fine carriera, si distanzia molto dalla media dei Paesi più avanzati dell’area Ocse. (Orizzonte Scuola)

Ne parlano anche altre fonti

Ci sono delle luci ma anche molte ombre sulla situazione dell’istruzione in Italia nel Rapporto Ocse Education at a Glance 2024 presentato oggi. Innanzitutto, nel nostro Paese le giovani donne con una laurea guadagnano in media il 58% in meno del salario dei loro coetanei maschi, realtà che rappresenta il più grande divario retributivo di genere nell'area Ocse. (la Repubblica)

L’Italia registra un altro triste record in materia di parità di genere e istruzione: le donne laureate italiane guadagnano la metà degli uomini, a parità di livello di istruzione. (Virgilio Sapere)

Roma, 12 settembre – Il Movimento 5 Stelle alza la voce in difesa degli insegnanti italiani. Antonio Caso, capogruppo M5S in commissione cultura alla Camera, ha lanciato un forte appello al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, chiedendo un intervento concreto sui contratti degli insegnanti. (Informazione Scuola)

I dati recenti pubblicati dall’OCSE nel rapporto “Education at a Glance 2024” evidenziano un significativo svantaggio per le donne lavoratrici in Italia rispetto ai loro colleghi uomini, a parità di mansioni e istruzione. (Torino Cronaca)

E le giovani con la scuola secondaria superiore o l'istruzione post-secondaria non terziaria guadagnano l'85% dei loro coetanei maschi. È quanto emerge dal Rapporto Ocse Education at a Glance 2024 dal quale si rileva anche che il nostro paese spende il 4% del suo prodotto interno lordo (PIL) per l'istruzione contro una media OCSE pari al 4,9%. (LA STAMPA Finanza)

In termini reali (vale a dire aggiustati per l'inflazione), gli stipendi degli insegnanti sono diminuiti del 6% nel periodo di otto anni rispetto a un aumento medio del 4% nei paesi con dati disponibili. (leggo.it)