Israele-Iran, ecco i possibili obiettivi della rappresaglia di Tel Aviv: sistemi di difesa e impianti petroliferi, fino al timore per i siti nucleari

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Israele non ha ancora deciso come, ma reagirà. Lo farà, pare, coordinandosi con gli Stati Uniti, il che potrebbe contribuire a contenere le velleità del governo Netanyahu. L’opzione che più spaventa però è già sul tavolo del gabinetto di sicurezza: a Tel Aviv si valuta di rispondere all’attacco missilistico lanciato il 1° ottobre dall’Iran colpendo infrastrutture strategiche, come impianti petroliferi o gasieri, o addirittura i siti nucleari di Teheran (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

E ha mirato alle basi aeree israeliane. Una risposta decisa per vendicare l'eliminazione dei vertici di Hezbollah e degli emissari militari degli ayatollah in Libano. (Inside Over)

Spari verso il cielo, clacson, persone in strada, qualche fuoco d’artificio. Mentre in Israele i cittadini uscivano dai rifugi antiaerei, sperando che l’attacco iraniano fosse terminato, nelle città dell’Asse della resistenza iniziavano i festeggiamenti. (ilmessaggero.it)

Funzionari israeliani stanno valutando una "rappresaglia significativa" all'attacco iraniano entro pochi giorni, che potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno dell'Iran e altri siti strategici. (Adnkronos)

Attacco Iran a Israele, primo discorso tv di Netanyahu

Senza escludere la contromossa di Tel Aviv in una sfida che non è solo militare. È scattata con il buio con due ondate di quasi 200 vettori, una risposta «annunciata» attraverso canali diplomatici agli Usa e in modo diretto alla Russia. (Corriere della Sera)

Israele replicherà all'attacco missilistico dell'Iran? Reuters (Avvenire)

Primo discorso in televisione oggi di Benjamin Netanyahu dopo l'attacco dell'Iran contro Israele di ieri sera. ''Siamo nel mezzo di una dura guerra contro l'Asse del male dell'Iran che cerca di distruggerci'' ha detto. (Adnkronos)