Migranti, Ue al bivio: il piano di Meloni (che non piace a Berlino e Madrid)

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LA STAMPA Finanza ESTERI

Giorgia Meloni guida la nuova strategia sui migranti che si sta facendo largo - non senza difficoltà - a Bruxelles, forte del sostegno di Danimarca e Olanda. Al centro del nuovo approccio sui rimpatri, portato nelle scorse ore al summit Ue, i cosiddetti ‘returns hub’, ovvero i centri per i rimpatri dove collocare gli irregolari. Fuori dai confini europei, in Paesi terzi che, modificando le regole vigenti, possono essere definiti sicuri. (LA STAMPA Finanza)

Su altri giornali

Mai, soprattutto, è stata riempita da undici leader riuniti attorno al tavolo con il presidente della Commissione europea. Ieri, tra un pain au chocolat e qualche caffè dettato dall’orario mattutino, è però accaduto. (ilmessaggero.it)

Minuti per la lettura Consiglio europeo buono a metà per la Meloni che cala il jolly Albania sui migranti, ma nella riunione con Zelensky l’Italia non ci sarà (Quotidiano del Sud)

Lucaselli (FdI): "Accordo Italia-Albania diventato esempio da seguire in Ue" (L'Unione Sarda.it)

Esternalizzazione delle politiche migratorie e depennamento di alcuni paesi di provenienza dei migranti dalla lista di quelli considerati “non sicuri”: sembrano essere queste alcune delle linee guida della nuova governance europea in tema di migrazione. (Notizie Geopolitiche)

Chi ha un mutuo, però, ora può festeggiare.Con la decisione di tagliare i tassi la Bce «non ha aperto la porta ad alcunché, siamo dipendenti dai dati». Con l’ennesima minisforbiciata di 25 punti, Christine Lagarde prosegue il suo traccheggio. (La Verità)

Vi confesso che ormai faccio sempre più fatica a parlare di migranti e politiche migratorie. Perché la polemica del giorno tende a mangiarsi la sostanza delle cose, quella recente è Giorgia Meloni che in Parlamento che se la prende con la organizzazione non governativa che salva migranti nel Mediterraneo Sea Watch, guarda caso una ONG come quella al centro del caso che vede il ministro Matteo Salvini a processo, e venerdì c’è l’udienza con tanto di manifestazione eversiva di ministri, politici e militanti davanti al tribunale di Palermo. (SettimanaNews)