I contatti segreti tra Musk e Putin

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Ucraina

Il Wall Street Journal ha rivelato che Elon Musk, l'imprenditore a capo di Tesla e SpaceX, avrebbe avuto una serie di conversazioni telefoniche con Vladimir Putin dalla fine del 2022. I colloqui sarebbero avvenuti in modo riservato e avrebbero riguardato temi personali, affari e questioni geopolitiche. Il Cremlino, attraverso il portavoce Dmitry Peskov, ha però smentito categoricamente: secondo Mosca ci sarebbe stata una sola telefonata, avvenuta prima del 2022, in cui si è parlato esclusivamente di tecnologie future. (WIRED Italia)

La notizia riportata su altri media

«L’uomo più ricco del mondo e il punto di riferimento degli sforzi spaziali Usa – scrive il Wsj – è stato regolarmente in contatto da allora con Putin e le discussioni avrebbero riguardato aspetti personali, business e tensioni geopolitiche». (ilmessaggero.it)

Secondo Peskov, l'unico contatto è avvenuto "prima del 2022" con una telefonata in cui Putin e Musk hanno parlato di "tecnologie visionarie, soluzioni per il futuro e indirizzi dello sviluppo tecnologico". (Il Messaggero Veneto)

Lo rivela il Wall Street Journal, citando fonti ufficiali. Elon Musk tiene contatti regolari con il presidente russo Vladimir Putin e altri funzionari del Cremlino dalla fine del 2022. (L'HuffPost)

Musk nel mirino: chiamò Putin. Il Washington Post non sceglie: dopo 36 anni no endorsement

(Adnkronos) – Elon Musk al telefono con Vladimir Putin da 2 anni. Il magnate, boss di X, ha avuto colloqui mantenuti fino a ora segreti con il presidente della Russia durante tutto il periodo della guerra in Ucraina, dall’ottobre del 2022 “fino a quest’anno”: lo afferma il Wall Street Journal, citando fonti americane, europee e russe. (CremonaOggi)

Il tycoon di origini sudafricane, grande sostenitore di Donald Trump in vista delle elezioni del 5 novembre negli Stati Uniti, ha anche parlato regolarmente con "russi di alto livello", incluso il primo capo di gabinetto del Cremlino, Sergei Kiriyenko. (Adnkronos)

È il Wall Street Journal a svelare l'esistenza di «contatti regolari» tra l'uomo più ricco del mondo, nonché il più grande finanziatore della campagna di Donald Trump e uno dei maggiori fornitori di servizi al governo degli Stati Uniti, e lo zar del Cremlino (il Giornale)