«No a revisori pubblici nelle aziende. Così il Mef diventerebbe la Stasi»

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La Verità INTERNO

Antonio Tajani attacca la norma sugli aiuti statali: «Cambierà». Sale al 22% l’Iva sui rifiuti.Nella manovra «credo che debba essere corretta una norma priva di qualsiasi senso, voluta forse da qualche burocrate del Mef, che prevede, nelle aziende che hanno finanziamenti da parte dello Stato, la pre... (La Verità)

La notizia riportata su altri media

112 della legge di bilancio rubricata “Misure di potenziamento dei controlli di finanza pubblica”. È quanto prevede l'art. (MySolution)

Sarà un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri (dpcm) a definire le tipologie d’impresa e le soglie entro cui sarà obbligatorio nominare un sindaco in quota Mef nei collegi sindacali. (Italia Oggi)

Lo prevede nella legge di bilancio: qualunque azienda, ente, fondazione abbia goduto, anche indirettamente, di un finanziamento pubblico di almeno 100.000 euro dovrà accogliere un rappresentante del Mef nel suo collegio sindacale o di revisione. (Civonline)

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha imposto la presenza di un proprio rappresentante negli organi di controllo di ogni società che beneficia di contributi superiori a 100.000 euro. L’introduzione di nuovi controlli per le imprese che ricevono finanziamenti pubblici rappresenta una svolta significativa nel panorama delle aziende italiane. (InvestireOggi.it)

Sfiduciati i collegi sindacali delle società di capitali e degli enti. In ogni collegio di ente o società che percepisca un contributo pubblico di 100.000 euro dovrà infatti essere introdotto un membro di nomina ministeriale. (Italia Oggi)

Dopo gli allucinanti contorcimenti sul concordato preventivo biennale ecco una misura da Paese del socialismo reale che fa capolino tra le pieghe della legge di bilancio 2025: l'articolo 112 impone infatti alle società dotate di collegio sindacale, che ricevono aiuti pubblici di qualsiasi tipo, di importo (per ora) superiore a 100 mila euro di sostituire uno dei sindaci con un membro scelto tra i dirigenti del ministero dell'economia. (Italia Oggi)