Violenza contro le donne, un'epidemia globale
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Ogni anno, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne porta alla luce una realtà drammatica e diffusa in ogni angolo del mondo. Secondo i dati più recenti, nel 2023 almeno 85.000 donne e ragazze sono state uccise intenzionalmente. Questo flagello, definito dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres come un'epidemia, continua a peggiorare, richiedendo azioni urgenti per ottenere giustizia e responsabilità.
In Italia, la narrazione della violenza di genere è spesso distorta da disinformazione e controinformazione, che cercano di squalificare la causa del contrasto alla violenza stessa. Il termine "maschicidio", ad esempio, è stato utilizzato da alcune testate giornalistiche e trasmissioni televisive per descrivere una dinamica inesistente, contribuendo a confondere l'opinione pubblica.
Nonostante l'aumento delle richieste di aiuto da parte delle donne vittime di maltrattamenti e abusi, i dati del Viminale indicano una lieve diminuzione dei femminicidi. Tuttavia, il numero di donne che perdono la vita per mano di una persona con cui hanno o hanno avuto una relazione affettiva rimane ancora troppo alto. Questo fenomeno, che colpisce decine di donne ogni anno, richiede un impegno costante e mirato per essere contrastato efficacemente.
L'educazione e il rispetto sono fondamentali per costruire una società più giusta e inclusiva. In questo contesto, il sindacato Anief ha proposto e ottenuto un aumento dei giorni di congedo per le donne vittime di violenza nell'ultimo contratto di lavoro per i lavoratori di Scuola, Università e Ricerca.