Culle sempre più vuote in Valle d’Aosta: i primi dati del 2024 mostrano un nuovo calo di nascite
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Nuovi asili nido si inaugurano, altri ampliano i propri servizi, ma nella nostra regione nascono sempre meno bambini. Nel 2024 la Valle d’Aosta potrebbe scendere sotto le 700 nascite. I primi, dati provvisori, confermano un trend in atto da alcuni anni. Da gennaio a luglio sono nati in Valle d’Aosta 376 bambini. Nello stesso periodo del 2023 le nuove nascite erano state 409 (466 nel 2022), diventate poi alla fine dell’anno 718. (AostaSera)
Se ne è parlato anche su altri media
I nati nelle Marche nel 2023, in tutto 8.797, sono appena il 40% di quanti ne vennero al mondo sessant'anni fa (22.081 nati nel 1964), nella fase più prolifica del baby boom nazionale. Si chiamano per lo più Leonardo e Sofia, i nomi più voga qui come nel resto d’Italia, ma soprattutto sono pochi. (corriereadriatico.it)
Per fare un raffronto con province limitrofe: Mantova scende da 2.607 a 2.578 (-1,1%); Pavia da 3.337 a 3.251 (-2,6%); Lodi da 1.601 a 1.520, addirittura il 5% in meno. Calano le nascite in Italia e anche in provincia di Cremona se si guarda il trend degli ultimi anni, ma con una sorpresa se si raffrontano 2022 e 2023 in Lombardia. (CremonaOggi)
Istat: nel 2023 in Sicilia 1,3 nati per donna contro 1,5 del 1995. E il primo bambino arriva in media a 32 anni. La scelta è spesso legata alla precarietà lavorativa e alle difficoltà di mettere insieme lavoro e famiglia (Quotidiano di Sicilia)
E non basta. Nel 2024, ha detto ieri l'Istat, potrebbe andare pure peggio: nei primi sette mesi le nascite sono scese ancora, di 4.600 unità. (il Giornale)
«Questo calo di natalità ha gravi conseguenze sull'equilibrio demografico, sul sistema pensionistico e sulla forza lavoro», commenta la professoressa Paola Piomboni, Presidente della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU) guardando ai recenti dati diffusi dall’ISTAT. (Vanity Fair Italia)
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