Addio Pillitteri, il sindaco socialista della Milano da bere

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la Repubblica INTERNO

MILANO — Se ne va con Paolo Pillitteri l’ultimo dei veri protagonisti della fu “Milano da bere”. A volte l’ex sindaco rivendicava persino di aver suggerito lui lo slogan-definizione di quella scalpitante metropoli che, negli anni Ottanta, tra moda pubblicità Borsa e ristoranti si era lasciata alle spalle le tetre notti degli Anni di Piombo. E si era proiettata, da capofila dell’Italia economica e… (la Repubblica)

Su altri giornali

Dopo Panseca se ne è andato anche Pillitteri, e si ripensa a quella Milano vogliosa e iperattiva, quella di Craxi e (dopo la sua decapitazione) di Berlusconi, con i vantaggi che la memoria consente: dimenticare il peggio. (la Repubblica)

La Milano col Ramazzotti nel bicchiere e il coeur in man ha perso uno dei suoi espone… (La Repubblica)

In occasione dei funerali, il sindaco Giuseppe Sala ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata, in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese, e ha disposto l’esposizione della bandiera civica a mezz’asta nelle sedi comunali. (MilanoToday.it)

"L’ultimo incontro con Paolo Pillitteri? Lo scorso 3 novembre in Consiglio comunale, per la presentazione dell’associazione degli ex consiglieri milanesi. Era di buon umore e si raccomandava: “Parla più forte che sono un po’ sordo“. (IL GIORNO)

Milano – «Che anni straordinari quelli con Paolo Pillitteri per la moda. Milano era una città aperta al mondo delle sfilate e del design, al glamour che faceva grande la città a livello internazionale. (la Repubblica)

Ieri mattina è stato il figlio Stefano, anche lui con un passato da assessore nella giunta Moratti, a scrivere: «Ahimè devo annunciare a tutti quelli che gli volevano bene (e sono tanti) che mio padre ha scelto questo giorno per salutarci per sempre». (il Giornale)