Due muri contro gli Usa. Russia e Cina bloccano la risoluzione Onu, Netanyahu gela Blinken: "A Rafah, anche da solo"

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L'HuffPost ESTERI

Mentre a New York, all’Onu, andava in scena il definitivo allontanamento degli Usa da Israele di fronte alla comunità internazionale, a Doha e a Tel Aviv la più alta diplomazia israeliana e americana si sono ritrovate a dialogare. Due eventi concomitanti e in apparenza contrastanti che però hanno un obiettivo comune: accelerare il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Un’intesa che, a cercare di interpretare i segnali, sembra ora possibile: Israele ha scelto di rinviare in Qatar la propria delegazione, dopo le prime consultazioni con il gabinetto di guerra in Israele; gli Usa e i media israeliano parlano di progressi nei colloqui, mentre tutti i mediatori continuano a sottolineare che questo ciclo di negoziati sarà "l'ultima possibilità per garantire una tregua". (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

Secondo l'ambasciatrice statunitense al Palazzo di vetro, Mosca e Pechino hanno usato il loro potere di veto con l'unico scopo di vedere Washington fallire. (ilGiornale.it)

Russia e Cina hanno bloccato con il veto in Consiglio di Sicurezza Onu la risoluzione elaborata dagli Usa sulla tregua a Gaza che “determina l’imperativo di un cessate il fuoco immediato e prolungato per proteggere i civili di tutte le parti, consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale e alleviare la sofferenza umanitaria”. (Il Fatto Quotidiano)

"Ancora una volta la Russia mette la politica davanti ai progressi", ha tuonato l'ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, lamentando il fatto che Mosca e Pechino hanno bloccato la risoluzione americana con l’unico obiettivo di vedere fallire il tentativo degli Stati Uniti. (Liberoquotidiano.it)