Autonomia differenziata, intervista a Sandro Staiano: «Riforma disarticolata, demoliti i capisaldi»
«La decisione della Corte costituzionale, per quanto è possibile ricavare dal comunicato e in attesa del testo della sentenza, ha di fatto disarticolato la legge sull'Autonomia differenziata», premette Sandro Staiano, ordinario di diritto costituzionale e pubblico alla Federico II, non appena arriva la notizia della bocciatura della legge Calderoli da parte della Consulta. Professore, da una prima lettura come commenta questa decisione? «Nella sentenza ci sono due parti distinte. (ilmattino.it)
La notizia riportata su altri media
Spazio anche alle nuove nomine di Donald Trump (Sky Tg24 )
"Non ha senso parlare di vincitori o di vinti. La Consulta ha sancito che l'Autonomia è costituzionale, questa è una rivoluzione copernicana per il sistema italiano". (L'HuffPost)
ROMA. Soddisfatto, quindi, per il pronunciamento della Consulta?«Molto, perché l’incostituzionalità sollevata dalla Consulta è la conferma dell’accoglimento dei nostri ricorsi. (La Stampa)
Quella della Corte Costituzionale sulla riforma più contestata di sempre è stata una decisione-lampo arrivata, a sorpresa, in serata. In attesa delle motivazioni della sentenza, le due pagine di comunicato stampa hanno lasciato spazio a due interpretazioni diametralmente opposte: per Luca Zaia, la Lega e il resto del centrodestra, la «certificazione di costituzionalità» della legge Calderoli, è una vittoria netta, per le opposizioni è la prima picconata che farà tramontare il sogno autonomista. (Corriere della Sera)
Ben sapendo che la decisione della Consulta che fa a pezzi la legge sull’ Autonomia differenziata sarà un problema molto serio per la sua maggioranza. Quando Giorgia Meloni alle sette di sera sale sul palco di Perugia per dire che “il centrodestra è una vera squadra di governo grazie ad una maggioranza compatta”, la notizia è già sulle agenzie ma lei la ignora. (Tiscali Notizie)
La Corte Costituzionale ha accolto in modo parziale il ricorso presentato contro l'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario, la legge che consente cioè alle regioni di richiedere «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia». (Corriere della Sera)