Autostrade, il giorno della svolta

Insomma, una vicenda che sembra destinata a non finire mai

Previste novità invece sulla modalità di pagamento: la cordata Cdp è pronta a pagare cash una cifra intorno al 75% del prezzo, con il resto dilazionato in 3 anni, ma per la certezza di ciò è necessario attendere il via libera del Piano economico e finanziario.

Dopo mesi e mesi di prolungata attesa, forse il momento della svolta è arrivato. (FormulaPassion.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il titolo sale contro corrente rispetto all'indice Ftse Mib con un balzo del 3,94% a 16,37 euro (massimo intraday a quota 16,56 euro per 13 miliardi di capitalizzazione). Infatti, ritiene improbabile che la nuova proposta di Cdp possa essere accettata da Atlantia, in quanto il valore non sarebbe superiore al range di valutazione già respinto dalla holding negli ultimi mesi (Milano Finanza)

Nella riunione di ieri, il dossier Tim non è stato discusso. Il dossier Autostrade è stato invece rimandato a oggi. (FormulaPassion.it)

Ma Cassa Depositi e prestiti non sembrava finora disponibile ad andare oltre i 10,9 miliardi. La partita sulla rete unica – Più complicato, invece, l’affare Telecom che pure la Borsa spera possa arrivare ad una soluzione (Il Fatto Quotidiano)

Andranno valutate le condizioni di un’eventuale offerta, su come saranno prezzati i rischi per le cause giudiziarie e quale sarà l’iter di approvazione del Pef” Un’offerta che si riflette anche sulle performance di Atlantia, la migliore del Ftse Mib. (Finanzaonline.com)

Secondo quanto riporta “Il Messaggero” sarà presentata l’offerta vincolante per l`88% di Aspi della cordata di CDP (24 febbraio la dead line per presentare l’offerta). “Riteniamo che lo scenario politico sia migliorato e quindi ci attendiamo che si arrivi ad una soluzione con Cdp per Aspi. (Finanzaonline.com)

Dovrebbe arrivare in giornata la decisione del consiglio di Cassa Depositi e Prestiti per la presentazione assieme ai fondi Blackstone e Macquarie, di un’offerta vincolante sull’88% di Autostrade per l’Italia detenuto da Atlantia, la holding dei Benetton a un prezzo collocato nella parte alta della forchetta 8,5-9,5 miliardi di euro. (Wall Street Italia)