Il potentissimo cinema di Marco Bellocchio: “Ho scritto a Papa Francesco. Vorrei vedesse questo mio film”

“Ho scritto a Papa Francesco. Vorrei vedesse questo mio film. Non mi ha ancora risposto, so che è impegnato da ben altre questioni, ma una sera rilassante con il cinema forse se la potrà concedere”. Scherza ma non troppo Marco Bellocchio parlando del suo nuovo lavoro, Rapito, presentato al Festival di Cannes dove torna consecutivamente da quattro anni. “Certo, se escludiamo la Palma onoraria, Cannes non mi ha mai premiato ul campo, ma se non mi daranno premi anche stavolta non cambia molto. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Elèna Mortara è una pronipote di Ernesta, la sorella di Edgardo che a dodici anni assistette al rapimento del bambino, restandone segnata per tutta la vita. (la Repubblica)

Il primo, e più feroce, tassello è quello del rapimento: non solo del piccolo Mortara ma di una moltitudine di bambini ebrei che, con le motivazioni più differenti, venivano staccati dalle famiglie per essere convertiti. (la Repubblica)

C’è una sequenza nel nuovo film di Marco Bellocchio, Rapito – con cui il regista torna sulla Croisette dopo Esterno notte e la Palma d’onore di due anni fa – che illumina con precisione la parabola di Edgardo Mortara, quando cioè il bambino, figlio di una famiglia ebrea bolognese a cui è stato sottratto con la forza dal papa perché battezzato segretamente, quando prende la cresima diventando un «soldato di Cristo». (Il Manifesto)

Bellocchio e il fanatismo religioso oggi a Cannes, da giovedì in sala Il lavoro del regista piacentino a Parona e Montebello, venerdì anche a Pavia “Rapito” è la storia del bimbo ebreo battezzato per forza e adottato dal Papa (La Provincia Pavese)

HA POI PROSEGUITO: «Alcuni sacerdoti hanno visto Rapito ed erano emozionati e pensierosi, non faccio nomi per discrezione. (Il Manifesto)

Marco Bellocchio, Palma d’oro alla carriera nel 2022 e 7 volte David di Donatello, ha presentato in Concorso al 76° Festival di Cannes il suo nuovo film, Rapito, storia vera di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale. (Ciak Magazine)